Il tema delle microtransazioni e delle pubblicità interne torna ogni tanto alla ribalta nel settore dei videogiochi, e questa volta è Xbox a far parlare di sé. Oltre agli abbonamenti di Xbox Game Pass, che sono disponibili anche tramite Amazon, l’azienda di Redmond sta cercando altri metodi per incrementare le proprie entrate.
Anche PlayStation, però, è interessata a sperimentare con pubblicità all’interno dei giochi, seguendo una tendenza che finora non ha sempre ottenuto risultati positivi, come dimostrano i casi di Mortal Kombat 11 e Hogwarts Legacy.
Nonostante ciò, Xbox ha nuovamente espresso la volontà di provare a trovare nuove vie di monetizzazione, e questa non è nemmeno la prima volta. In una recente intervista, la vice presidente Sarah Bond ha spiegato cosa intende fare oltre che cercare di incentivare i servizi offerti da Xbox Game Pass.
Secondo quanto riportato da Onmsft, l’idea è quella di introdurre nuovi canali di vendita all’interno dei videogiochi, ma non solo: “Abbiamo parlato di come stiamo sperimentando altri modelli, ad esempio il modo in cui la pubblicità nei giochi è più diffusa sui dispositivi mobili: ci sono modelli che funzionano bene su PC e console? Ci sono altri modelli in cui potresti avere sezioni di giochi a tempo e cose del genere? Fornire ai creatori opzioni e scelte consente loro di sperimentare e fare ciò che vogliono, e creare effettivamente esperienze più coinvolgenti e creative senza doversi adattare a uno stampo.”
L’idea di Xbox non è quella di inserire pubblicità invadenti all’interno dei giochi, almeno in questo caso, ma di integrarle in modo fluido. Tuttavia, non è chiaro cosa Sarah Bond intenda esattamente per “sezioni di giochi a tempo”. Questo concetto potrebbe somigliare alle demo a tempo, come accaduto di recente su Steam, ma potrebbe anche comportare potenziali rischi.
In ogni caso, la prospettiva non è esattamente elegante. La speranza è che, almeno, si possano inserire pubblicità diegetiche e integrate nei videogiochi, come avevamo ipotizzato tempo fa. Questo permetterebbe una maggiore coerenza e armonia all’interno delle esperienze videoludiche, evitando interruzioni e intrusioni indesiderate.
È importante notare che la questione delle microtransazioni e delle pubblicità interne nei videogiochi è sempre oggetto di dibattito. Molti giocatori ritengono che queste pratiche possano compromettere l’esperienza di gioco, portando a un’eccessiva monetizzazione e a un’invadenza pubblicitaria che distoglie l’attenzione dal divertimento. Allo stesso tempo, le aziende cercano nuovi modelli di business per mantenere i costi di sviluppo dei giochi e garantire profitti sostenibili.
Il futuro dirà come evolveranno le politiche di Xbox e delle altre società nel settore videoludico. Tuttavia, è essenziale trovare un equilibrio tra la sostenibilità economica e il rispetto delle aspettative dei giocatori, garantendo un’esperienza di gioco appagante e coinvolgente.
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