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Wolfenstein Youngblood: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Una delle serie più di successo di casa Bethesda è senza ombra di dubbio Wolfenstein, la quale ci accompagna da molti anni oramai, con le avventure di Blazkovicz alle prese con i nazisti, ma anche gli eroi prima o poi vanno in pensione, passando il testimone a degli eredi. 

Con questa premessa quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Wolfenstein Youngblood, gentilmente offerto da Bethesda, con il quale ho trascorso un pò di tempo su Xbox One. 

Wolfenstein Youngblood Recensione

Wolfenstein Youngblood fa vestire ai giocatori i panni delle figlie di Blazkovicz, una cresciuta allenandosi duramente ogni giorno con il combattimento corpo a corpo e l’altra con le armi da fuoco. Il gioco porta una grossa ventata di aria fresca nella serie, attraverso l’introduzione di novità interessanti di cui vi parlerò in questa Recensione.

Il gioco inizia con la selezione del personaggio, i quali variano in estetica ed equipaggiamento iniziale, ma entrambi in grado di raccogliere ed utilizzare ogni arma presente in gioco. A differenza di tutti gli altri capitoli della saga, Youngblood è un gioco pensato per il multiplayer co-operativo, per questo motivo fin da subito viene richiesto di ospitare una partita o entrare in una già in corso.

In assenza di giocatori (come nel mio caso) ho hostato la partita iniziando dal primo capitolo della Storia, facendomi accompagnare da un Bot, pronto a lasciare il comando al primo giocatore che entra in partita.

Youngblood si apre con una cutscene, la quale mostra un Blazkowicz avanti con l’età, maturo abbastanza per capire che è giunto il momento di ritirarsi dalla guerra, per lasciare il posto alle sue due figlie.

 

Trascorre le giornate con sua moglie e le sue bambine oramai cresciute, in una casa tra le montagne, ma sa che il pericolo di un’invasione nazista è sempre in agguato, per questo decide con la sua dolce metà di preparare le figlie per ciò che le attende.

Da un lato abbiamo Blazkovicz con sua figlia minore, pronto ad insegnarle tutto ciò che sa per eliminare una preda dalla distanza, dall’altra abbiamo una moglie decisa ad allenare sua figlia maggiore sul combattimento corpo a corpo.

Passano gli anni e Blazkowicz è scomparso, spetterà alle figlie ritrovare il padre seguendo gli indizi lasciati dallo stesso. La prima grande differenza rispetto i precedenti capitoli, oltre la possibilità di selezionare il personaggio e giocare in co-operativa, è la presenza di un HUB, il quale funge da punto di controllo principale per il recupero delle risorse e l’accettazione di nuovi incarichi.

Dopo aver completato la missione introduttiva, è possibile spostarsi da una zona all’altra della città tramite la metropolitana, o fare visita alla base per spendere il denaro accumulato per nuovi potenziamenti o equipaggiamenti, accettare incarichi secondari, interagire con vari personaggi e rifornirsi per la prossima missione.

 

Ogni qual volta ci si imbatte in una metropolitana, è possibile aggiungere la fermata agli spostamenti rapidi, permettendoci di raggiungere una destinazione già visitata in passato molto più velocemente.

Eliminando i nemici si ottiene esperienza per migliorare il personaggio scelto, tramite lo sblocco di nuove abilità suddivise in varie categorie, alcune pensate per il combattimento corpo a corpo, altre per la distanza o rivolte al miglioramento di caratteristiche come la barra della salute, lo scudo e cosi via dicendo.

Negli scenari sono disseminati giubbotti antiproiettili, munizioni, armi da mischia e da fuoco, documenti informativi e chi più ne ha più ne metta. Wolfenstein Youngblood propone meccaniche di gioco ruolistiche, pur rimanendo fedele al genere FPS.

I nemici sono catalogati per livello di difficoltà, dotati di una o più barre energetiche che è possibile vedere in bella mostra sulle loro teste. Ogni zona della città ha nemici di differente livello, ciò comporta allo svolgimento dei vari incarichi secondari prima di proseguire con la storia principale, al fine di ottenere il necessario per migliorare equipaggiamento e personaggio.

 

Wolfenestein Youngblood è un FPS frenetico, veloce, coinvolgente e impegnativo quel tanto che basta da tenerci incollati ad una missione diverso tempo, utilizzando ogni riparo capiti a tiro per prendere una pausa tra un colpo e l’altro, al fine di ricaricare l’energia o l’arma.

Prima vi ho accennato che si tratta di un gioco co-operativo, sia che giochiate con un giocatore umano che con il computer, ricorrerete spesso all’aiuto del secondo personaggio, per l’apertura di casse specifiche e porte, recuperare la vita una volta atterrati o avere fuoco di supporto.

Le sorelle condividono le medesime vite, ciò significa che alla morte di una delle due il gioco è finisce, ma per vostra fortuna avete più tentativi prima di trovarvi di fronte il gameover, il gioco di squadra dunque la fa da padrone per l’intera durata dell’avventura.

Graficamente parlando il titolo non delude su Xbox One X, con scenari dettagliati e risoluzione elevata, senza rinunciare al gameplay il quale mantiene il framerate stabile sia durante le fasi esplorative che negli scontri a fuoco.

 

Ottimo il doppiaggio in italiano che da sempre ha caratterizzato il franchise con una longevità generosa, grazie alla presenza delle tante missioni ed attività secondarie presenti. Youngblood è il capitolo di cui avevamo bisogno per avere una ventata di aria fresca.

Le novità menzionate vi terranno incollati al titolo per l’intera durata e non solo, alimentando la rigiocabilità delle missioni grazie alla presenza della co-operativa. 

Wolfenstein Youngblood Gameplay Trailer


 

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