In questi giorni vi ho parlato di diversi Indie, alcuni minori altri più di spicco, pur non essendo tripla A, e quest’oggi voglio proseguire condividendo con voi la Recensione di Wavetale, anche se questa volta non ci troviamo di fronte un titolo sviluppato da un team ignoto, ma dagli autori di capolavori come Fe, The Gunk, Planet of Lana e molti altri, disponibile a partire da Dicembre, dunque ciò che vi propongo a seguire è solo un’assaggio di cosa vi attende con la versione finale. In Wavetale partirete per un lungo viaggio nei panni di Sigrid, una giovane ragazza accompagnata nella sua avventura da un’ombra che le fornisce il potere di camminare sull’acqua. L’ambientazione principale in cui si svolge la storia, è l’arcipelago in decomposizione di Strandville, ciò ne consegue che per buona parte del tempo sfreccerete a grandi velocità non solo nei cieli ma anche e sopratutto in mare aperto, sfruttando le onde a vostro vantaggio. Come anticipato potrete correre sulle onde, dondolarvi tra i tetti delle case e sconfiggere i nemici con la rete in dotazione, al fine di salvare i cittadini delle isole dall’oscurità.
Lungo il percorso che vi porterà ai titoli di coda farete la conoscenza di un variegato cast di personaggi, differenziati da in aspetto e carattere, da una surfista presuntuosa ad un vecchio pescatore. La particolarità più interessante risiede nella possibilità di cambiare l’aspetto con cappelli collezionabili, tinture per capelli ed ovviamente abiti. Il collezionismo è l’elemento principale, dato che passerete buona parte del tempo ad esplorare ogni angolo di mare in cerca di pagine di un album raffiguranti disegni con informazioni legate alla trama. Il mondo di gioco è costellato di isole tutte da esplorare, passando da una all’altra tramite il movimento sulle acque o le piattaforme sopese nei cieli, con le quali sfrecciare a grandi velocità, come i turbini di vento o una sorta di scivolo. Non mancano all’appello boss da sconfiggere e nemici che una volta eliminati, rilasceranno la loro oscurità liberando i cittadini intrappolati. Pur essendo ambientato in un’arcipelago, il mondo di Wavetale si diversifica in zone portuali, industriali e foreste, con enigmi ambientali sia alla luce del sole che nel cuore della notte.
Il tutto rappresentato da un comparto grafico low poly ed una colonna sonora rilassante. Al fine di tenere l’attenzione del giocatore quanto più alta possibile, gli autori hanno pensato bene di proporre scontri frenetici sia sulla terra ferma che nelle acque. Dialogherete con diversi personaggi, dovrete attivare interruttori, liberare zone dai nemici e svolgere altre azioni, in un mondo in cui l’acqua è l’elemento predominante, ma che a differenza di altri giochi simili, potrà e dovrà essere sfruttata per spostarsi di zona in zona, collegando le isole tra di loro. Una volta attivati alcuni generatori alimenterete piattaforme e vortici per raggiungere zone elevate, dove ad attendervi troverete un gruppo di nemici. Wavetale racconta la storia attraverso i documenti disseminati oltre che eventi, un platform che porta una ventata di aria fresca in un periodo in cui si è alla costante ricerca di novità invece del cosiddetto già visto. Qualora siate interessati a provarlo, vi informo che è disponibile su Steam una DEMO giocabile.
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