Quando alle spalle si hanno titoli come Ninja Gaiden o Dead or Alive, si mette la mano sul fuoco come si suol dire, in termini di fiducia nei confronti dei loro creatori per i nuovi titoli, ma quando si resta ancorati alle meccaniche ed i limiti del primo decennio del 2000, diventa un problema. Ninja Gaiden portò una ventata di aria fresca in quegli anni, proponendo un gioco sui ninja di tutto rispetto, la cui difficoltà non era di certo paragonata ad un souls, ma garantiva un certo grado di sfida al giocatore, giustificandola e rendendo l’avventura ostica ma non troppo. A volte purtroppo si ritiene che proporre un gioco difficile, tralasciando tutto il resto, sia la chiave del successo, ma non è così. Con questa premessa voglio condividere con voi la Recensione di Wanted Dead, un gioco che vi porterà a vestire i panni di una squadra d’èlite della polizia di Hong Kong, la cui missione è quella di arrestare i piani di una malvagia organizzazione, in un ibrido tra sparatutto e azione. Wanted Dead si apre con un tutorial opzionale, il quale illustra a grandi linee le poche e semplici meccaniche, dallo spostamento alla mira e sistema di combattimento.
All’inizio di ogni missione potrete scegliere l’arsenale, sia arma primaria che secondaria, con la possibilità di personalizzarle in estetica e caratteristiche, come avviene in un certo senso con Modern Warfare 2, optando dunque per un certo tipo di mirino, caricatore e così via dicendo, pur potendo contare anche sulla lama bianca. Wanted Dead mescola lo sparatutto in terza persona con un gioco d’azione alla Devil May Cry, nonostante siamo lontani anni luce dal capolavoro di Capcom. Potrete fare a fettine i nemici con la spada o riempirli di piombo, le premesse sono buone dopotutto, il problema è cosa si cela nel fondo del barile. Il team si è decisamente impegnato nel proporre il maggior numero di mosse finali, oltre la possibilità di dare vita a combo di ogni sorta con la spada, il problema scaturisce quando tutto questo si trasforma in un gameplay discutibile sotto ogni punto di vista. Fin dalle prime fasi infatti vi accorgerete di come il sistema di combattimento sia decisamente lontano dagli standard odierni, come se fosse un gioco uscito su PS2 o PS3, ma procediamo per gradi. Partiamo dal sistema di mira, essendo in terza persona uno si aspetta che rimanga tale, o per lo meno diventi in prima quando si miri, in Wanted Dead invece quando si equipaggia un’arma da fuoco e si opta per lo zoom, la visuale viene si ravvicinata, ma non dando priorità al mirino, dunque vi troverete il personaggio molto più vicino del solito, rendendo difficoltoso l’uso dell’arma.
Le coperture sono presenti ma piuttosto discutibili, dato che non si parla di un sistema alla Gears, ma semplicemente un modo per nascondersi dietro la parete, uscendo da essa mentre si mira o si spara, non avvertendo di conseguenza la consistenza di un muretto. Se ciò non bastasse anche il movimento del personaggio appare impreciso ed eccessivamente veloce, portandovi il più delle volte a sferrare fendenti a caso contro gli avversari, piuttosto che attacchi mirati. A peggiorare la situazione vi è un livello di difficoltà elevato e ingiustificato, al punto che perderete la vita poco dopo aver cominciato l’avventura, portandovi col tempo a disinstallare il gioco facendo il reso, qualora non foste armati di pazienza. Voglio dire, non si tratta di un souls in cui la pratica rende perfetti, il livellamento delle caratteristiche ed armi, oltre l’uso di strategie e pazienza garantisce dei risultati, in Wanted Dead si muore con poco, e non perchè i nemici siano così ostici ed intelligenti, semplicemente perchè il personaggio è obsoleto, con un’armamentario che funge da specchio per le allodole. Il gioco è vecchio anche dal punto di vista grafico, con modelli e animazioni di qualche generazione fa. Assente il supporto multiplayer online o locale che sia, lasciandovi in balia di nemici armati fino ai denti e pronti a farvi la festa.
Certo, verrete accompagnati dagli altri membri della squadra, tuttavia il loro aiuto risulterà superfluo, e non basterà a tirarvi fuori da una spiacevole situazione. Wanted Dead è uno di quei titoli in cui non basta uno o due aggiornamenti a renderlo appetibile, indubbiamente ridurre la difficoltà permetterebbe di apprezzarlo maggiormente, ma come anticipato resta pur sempre un titolo ancorato ai limiti hardware di quegli anni.
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