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Unpacking: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

In un periodo di grandi uscite difficilmente si da spazio a giochi di minor calibro, il cui nome probabilmente non vi dirà nulla essendo sviluppati da un piccolo e ignoto team, per questo motivo non c’è niente di meglio che offrire agli abbonati Game Pass la possibilità di giocarli senza acquistarli, il miglior modo per dare una qualche possibilità a questo tipo di giochi di essere almeno provati dai videogiocatori, e spesso si sa che nel cestone dei titoli si cela sempre almeno una perla.

Con questa premessa oggi voglio condividere con voi la Recensione di Unpacking, disponibile anche su altre piattaforme oltre che Xbox Series e Xbox One via Game Pass, prima di precipitarvi a scaricarlo a seguire vi riporto le mie impressioni. Come suggerisce il nome stesso Unpacking è un gioco basato sui traslochi, nel quale dovete aprire delle scatole di cartone contenente oggetti di vario tipo, per poi sistemarli nelle stanze, dove e come volete.

Il gioco si apre con una piccola camera da letto dove posizionare i primi oggetti, livello dopo livello avrete stanze sempre maggiori e diversificate dove sistemare ciò che trovate nelle scatole di cartone, con la possibilità tramite le impostazioni di attivare o meno la componente puzzle, la quale al termine del posizionamento di tutti gli oggetti mostra quelli errati, impedendovi di andare al livello successivo fino a quando non li avrete sistemati correttamente. Inizialmente dunque verrete lasciati liberi di collocare gli oggetti dove e come volete, al termine quelli errati lampeggeranno fino a quando non verranno posizionati nel modo più idoneo.

Come detto questa meccanica può essere disattivata per giocare liberamente senza alcun obbligo. Al termine di ogni livello la protagonista scatterà una foto dell’ultima stanza in cui vi trovate, aggiungendo una descrizione da condividere su una sorta di diario, prima di proseguire al successivo.

Unpacking è giocabile esclusivamente in singolo e consente di gestire la camera solo per spostarsi dall’alto verso il basso o da destra verso sinistra, dunque l’inquadratura resta quella proposta, ed è inutile dirvi che in alcuni casi risulta difficoltoso vedere se c’è o meno spazio per il posizionamento di un certo oggetto in un punto specifico, se non fosse per la presenza dello zoom. Non c’è un numero preciso di oggetti che è possibile sistemare in una stanza, sopratutto se rimuovete la componente puzzle e non vi è alcun timer pronto a mettervi pressione nel completare il livello in un certo tempo.

Unpacking è un gioco estremamente rilassante,ciò è dato sopratutto da un comparto grafico in pixelart ed una componente Audio ispirata ai giochi SNES. Giocato sia su Switch che Xbox Series, vi posso assicurare che anche se potete usare tranquillamente gli analogici per spostare il curose, afferrare e posizionare gli oggetti, il touchscreen della Nintendo fa davvero la differenza, il che c’è da chiedersi come mai il gioco non sia disponibile su Android, fortunatamente però è incluso nel catalogo Apple Arcade.

Unpacking è semplice, immediato, divertente e coinvolgente, in grado di tenervi incollati per delle ore, sopratutto nel caso in cui siate maniacali con ordine e pulizia, cercando il miglior modo per avere una stanza ricca di oggetti ma allo stesso tempo ordinata.

Potrete aprire i cassetti e gli armati, depositare oggetti sotto il letto e nella mobilia, spostandovi di stanza in stanza, dato che nei cartoni a volte troverete oggetti non attinenti con la stanza nella quale vi trovate, grazie ai dorsali potrete andare in giro per la casa al fine di disporli nel luogo e modo più giusto.

Che dire, considerando che è nel Game Pass vi consiglio di dargli assolutamente una possibilità, nonostante come anticipato il periodo non sia poi cosi favorevole a causa delle grandi uscite. Partirete dagli anni 90 fino ad arrivare ai giorni d’oggi, assistendo al cambio di moda e di conseguenza decorazioni delle abitazioni ed i suoi oggetti.

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