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Unknown 9 Awakening: Il Flop è costato dei posti di lavoro

Nonostante il suo lancio, la produzione di Bandai Namco ha faticato a farsi notare, registrando numeri deludenti su Steam. Questo silenzio attorno al gioco si è fatto ancora più rumoroso quando è emersa la notizia che Reflector Entertainment, lo studio dietro il titolo, ha avviato una serie di licenziamenti per prepararsi ai suoi futuri piani.

In un comunicato ufficiale, Reflector ha confermato che il 18% del personale sarà licenziato. La ragione, come spiegato nel messaggio, non è legata a pressioni esterne o a successi commerciali negativi, ma alla necessità di riorganizzare l’azienda in modo da concentrare le risorse su progetti futuri, tra cui Unknown 9: Awakening e altri due titoli chiave in fase di sviluppo. Questo cambiamento riguarda in particolare coloro che non sono assegnati a ruoli specifici per i progetti attuali dello studio.

“L’annuncio odierno non è mosso da successi commerciali o da pressioni esterne, ma parte dalla nostra condizione attuale che in questo momento non ci consente di garantire un lavoro tangibile a tutti i nostri talenti”, si legge nel comunicato. La decisione di ridurre il personale, purtroppo, non è mai facile e ha implicazioni dolorose per i dipendenti, ma Reflector ha dichiarato di fare tutto il possibile per supportare i licenziati con pacchetti di liquidazione e supporto emotivo e lavorativo.

Il comunicato termina con un messaggio di speranza per il futuro: il team di Reflector vuole usare questa fase difficile per riflettere e rivedere i propri processi, puntando a costruire esperienze più significative per i giocatori. Sebbene non venga mai esplicitamente citato, il fallimento commerciale di Unknown 9: Awakening sembra essere alla base di questa riorganizzazione. Il gioco, pur non essendo un disastro totale, non ha lasciato il segno né per innovazione né per qualità, finendo presto nel dimenticatoio.

Questo ridimensionamento dello studio rappresenta non solo un duro colpo per i lavoratori coinvolti, ma anche un campanello d’allarme per l’industria videoludica, che continua a dimostrare quanto sia difficile emergere in un mercato saturo di proposte. Reflector, tuttavia, spera di trarre insegnamenti da questa esperienza per risollevarsi e costruire titoli che possano davvero lasciare il segno in futuro.

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