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Unione Europea contro le microtransazioni nei videogiochi: Le nuove linee guida per proteggere i giocatori più giovani

La Commissione Europea, attraverso la Consumer Protection Cooperation Network (CPC), ha pubblicato nuove linee guida pensate per garantire maggiore trasparenza nell’uso delle valute virtuali nei videogiochi. L’obiettivo principale è tutelare i consumatori più vulnerabili, in particolare i bambini e i ragazzi, spesso esposti a pratiche poco chiare legate alle microtransazioni.

Questa iniziativa nasce a seguito del caso che ha coinvolto Star Stable Entertainment AB, lo studio svedese responsabile di Star Stable Online, un gioco mobile rivolto anche ai bambini dai 7 anni in su. Il titolo è finito sotto la lente d’ingrandimento dell’Associazione dei Consumatori svedese, che ha denunciato la presenza di meccanismi ingannevoli volti a celare il reale valore delle transazioni in-game, spingendo i minori a spendere denaro inconsapevolmente.

Sfruttando questa occasione, la Commissione ha esteso l’intervento a tutta l’industria videoludica, richiamando all’ordine anche giganti come Fortnite (con i V-Buck) e Call of Duty (con i COD Points). Le nuove linee guida stabiliscono principi chiari:

  • Prezzi trasparenti: ogni acquisto in valuta virtuale dovrà mostrare chiaramente il corrispettivo in denaro reale. Ad esempio, se una skin costa 2.500 unità, il gioco dovrà indicare che equivalgono a 20 euro.
  • Stop agli acquisti forzati in eccesso: i pacchetti di valuta dovranno essere proporzionati ai prezzi degli oggetti, evitando che i giocatori siano costretti ad acquistare più moneta di quanto serva realmente.
  • Chiarezza pre-contrattuale: le informazioni sui costi e sui diritti (come quello di recesso) dovranno essere esposte in modo semplice e accessibile.
  • Limitazione delle valute multiple: si scoraggiano sistemi con più valute virtuali che confondono l’utente con conversioni intermedie.

Queste linee guida si basano sul quadro normativo europeo già esistente, quindi sono legalmente vincolanti. La speranza della Commissione è che l’industria videoludica si adegui rapidamente, contribuendo a un ambiente digitale più sicuro e trasparente per tutti.

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