Unholy è un gioco horror sviluppato da un team di ex autori di Painkiller, che promette di immergere i giocatori in un’esperienza spaventosa e psicologica. Tuttavia, il mercato dei giochi horror è saturo di cloni e trovare titoli veramente distintivi diventa sempre più difficile. Quindi, con una certa cautela, ci avventuriamo nel mondo di Unholy per scoprire se questo gioco riesce a distinguersi dalla folla e a offrire una storia e un’esperienza di gioco memorabili.
Unholy ci mette nei panni di Dorothea, una donna disperata alla ricerca del suo figlio scomparso in seguito a un misterioso rito di una setta. La trama inizia con Dorothea che torna nella vecchia casa di famiglia, una dimora una volta appartenuta al padre scomparso. Ben presto, Dorothea si trova coinvolta in eventi oscuri e soprannaturali legati alla sua famiglia. Mentre cerca indizi per rintracciare suo figlio, scopre oggetti e reperti inquietanti, oltre a un diario con scritture criptiche.
La storia di Unholy promette un’avventura horror psicologica, ma a volte sembra sfilacciata e poco approfondita. Alcuni personaggi appaiono e scompaiono senza spiegazioni chiare, e alcune situazioni sembrano forzate solo per il gameplay, piuttosto che contribuire alla coerenza narrativa.
Unholy adotta un sistema di gioco che coinvolge due mondi distinti: la realtà e un mondo alternativo da incubo. Mentre esplora l’ambiente reale, Dorothea può attivare cerimonie occulte che aprono una breccia verso il mondo degli incubi, consentendole di affrontare enigmi e sfide per progredire nella storia.
La parte più interessante del gameplay è la possibilità di utilizzare una fionda per interagire con l’ambiente. Dorothea può raccogliere biglie dai cadaveri nell’altro mondo e utilizzarle per attivare interruttori o risolvere puzzle. Anche le meccaniche stealth aggiungono un tocco di tensione quando ci si avventura nei territori dei mostri.
Tuttavia, gli scontri con le creature non sono molto convincenti e sembrano un’aggiunta superflua. Unholy avrebbe potuto sfruttare meglio l’elemento dell’horror psicologico e dell’esplorazione invece di concentrarsi sugli scontri.
Sfortunatamente, la grafica di Unholy delude rispetto a quanto mostrato durante le fasi promozionali. Mentre alcuni ambienti hanno una buona resa e creano una sensazione di disagio, la modellazione poligonale di alcuni personaggi è indietro e poco dettagliata. Questo impatta sull’immersione nel mondo del gioco e sulla capacità di empatizzare con i personaggi.
La longevità di Unholy è discreta ma non eccezionale. Il gioco offre un’esperienza di gioco di circa 8-10 ore, dipendendo dallo stile di gioco e dalla velocità con cui si risolvono gli enigmi. Tuttavia, la mancanza di un alto livello di rigiocabilità e la trama sfilacciata possono scoraggiare il desiderio di rigiocare il titolo una volta terminato.
Unholy ha cercato di sperimentare con un concept interessante, ma alla fine non riesce a distinguersi dalla folla di giochi horror presenti sul mercato. La trama sfilacciata e la mancanza di approfondimenti narrativi impediscono di coinvolgere appieno i giocatori nella storia. Il gameplay presenta alcuni elementi interessanti, ma gli scontri con le creature appaiono forzati e poco convincenti.
La grafica, sebbene con alcuni ambienti ben realizzati, risulta al di sotto delle aspettative, soprattutto per quanto mostrato precedentemente. La longevità del gioco è discreta ma non eccezionale, e la mancanza di rigiocabilità potrebbe farlo cadere nell’oblio una volta terminata la prima partita.
Unholy ha il potenziale per offrire un’esperienza horror coinvolgente, ma ha bisogno di un maggiore lavoro di sviluppo e di un’attenzione più approfondita per la trama e l’esperienza di gioco. Se siete appassionati di horror e alla ricerca di nuove sfide, potreste considerare Unholy, ma non aspettatevi un titolo rivoluzionario o memorabile.
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