A Torino, in un condominio di corso Cincinnato, una disputa tra vicini ha preso una piega violenta quando una donna di circa 60 anni ha cercato di aggredire un giovane vicino con un coltello. Il motivo? Il trentenne disturbava il sonno notturno urlando e bestemmiando durante le sue sessioni di gioco alla PlayStation.
La situazione, riportata da Repubblica.it, si è verificata dopo mesi di continue lamentele da parte della vicina. Stando alla sua testimonianza, il giovane si dilettava nei videogiochi a tarda notte, accompagnando le sue partite con grida e imprecazioni, disturbando così la quiete del palazzo.
Esasperata, la donna ha deciso di affrontare il vicino armata di coltello. Suonando il campanello, ha tentato di aggredirlo, ma l’intervento tempestivo della madre dell’uomo ha evitato il peggio. Tuttavia, quest’ultima è rimasta ferita, fortunatamente in modo lieve. La donna ha dichiarato di non aver avuto intenzione di fare del male a nessuno, sostenendo di essere stata esasperata dalla situazione. Nonostante ciò, è stata denunciata a piede libero per lesioni.
Nel frattempo, gli agenti intervenuti sul posto hanno effettuato un controllo nella casa del trentenne e hanno rinvenuto tre katana appese al muro, non dichiarate alle autorità. Questo ha portato a una denuncia per detenzione abusiva di armi. L’episodio solleva interrogativi sull’importanza della convivenza e del rispetto delle regole di condominio, oltre a sottolineare come il mancato controllo di situazioni apparentemente banali possa portare a conseguenze gravi.
Se da un lato è fondamentale rispettare la quiete pubblica, dall’altro episodi di violenza non trovano giustificazione. La vicenda si chiude con due denunce e un condominio che, probabilmente, non guarderà più ai videogiochi con gli stessi occhi.
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