La recente serie animata Tomb Raider: La leggenda di Lara Croft su Netflix ha scatenato una polemica inaspettata riguardo al design del personaggio principale, Lara Croft. Sebbene la serie sia ambientata dopo gli eventi di Shadow of the Tomb Raider e abbia ricevuto recensioni piuttosto tiepide dalla critica (con un punteggio di circa 65 su Metacritic), alcuni fan si sono concentrati più sul nuovo aspetto di Lara che sul contenuto della serie.
Il punto di contesa per una parte della community riguarda il fisico muscoloso di Lara, che è stato considerato “troppo mascolino”. Alcuni detrattori hanno persino affermato che il design l’abbia trasformata in una versione “maschile” di se stessa, arrivando a usare il termine dispregiativo “Larry Croft“. Questo tipo di critiche, spesso esacerbate su piattaforme come YouTube e subreddit come Kotaku in Action, sottolineano una frustrazione crescente per ciò che questi utenti vedono come una “mascolinizzazione” dei personaggi femminili.
È interessante notare che Lara Croft è sempre stata raffigurata come un’avventuriera atletica, abituata a scalare montagne, combattere creature sovrannaturali e sopravvivere in condizioni estreme. La logica impone che un tale stile di vita richiederebbe una certa forza fisica, quindi il suo fisico tonico sembra in linea con il contesto. Tuttavia, le critiche continuano, con alcuni che vedono nel design un’agenda “woke” e lo paragonano addirittura al personaggio di Abby in The Last of Us Part II, un altro personaggio che ha generato discussioni simili.
Questa polemica sottolinea come, per alcuni, la rappresentazione visiva dei personaggi femminili continui a essere oggetto di dibattito, soprattutto quando si distacca dagli standard di bellezza tradizionali.
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