Uno dei picchiaduro più longevi oltre Street Fighter, Mortal Kombat ed un altra manciata di saghe, è senza ombra di dubbio The King of Fighters, il quale da molti e molti anni accompagna la crescita dei giocatori, appassionati del genere, dopotutto quanti di voi non hanno trascorso almeno una giornata in una sala giochi a spendere la paghetta con i cabinati Arcade degli anni 90? Il successo della serie convinse SNK a portare il picchiaduro nelle case, tramite console come NEO GEO, NEOGEO CD, SNES o MEGA DRIVE e MASTER SYSTEM. A distanza di 18 anni dal lancio del primo capitolo quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di The King Of Fighters XV, lanciato di recente su PC e Console.
The King Of Fighters da qualche anno a questa parte ha abbracciato lo stesso stile utilizzato con Street Fighter IV e capitoli successivi, pur essendo da sempre stato un picchiaduro 2D ma con uno stile grafico più maturo che cartoonesco, sebbene distante dal violento Mortal Kombat. KOF XV propone dunque scenari e lottatori in 3D, adattandosi agli standard moderni, proseguendo ciò che è iniziato con il precedente capitolo, buttandosi a capofitto nel mondo degli eSport come un picchiaduro per gamer professionisti, oltre che per coloro che amano trascorrere le giornate suonandole di santa ragione ad avversari locali e online. Lanciando il gioco vi troverete di fronte un menu piuttosto ricco in voci, si parte con le classiche modalità Versus, Storia, Allenamento e Tutorial a DJ Station, Missione ed una serie di modalità per il comparto multiplayer online.
Versus è la classica modalità da sempre presente nei picchiaduro, la quale consente di sfidare altri giocatori in locale o lottatori controllati dalla CPU, in scontri 1 vs 1 o 3 vs 3, sia in modalità normale che torneo, con la possibilità di scegliere anche se assistere semplicemente ad uno scontro tra le CPU. Scelta la modalità la cosa che appare fin da subito evidente è l’egregio lavoro svolto dal team nel proporre un roster di lottatori davvero unico nel suo genere, con ben 40 personaggi disponibili fin da subito ed ulteriori 13 sbloccabili. Se avete giocato i vecchi capitli riconoscerete personaggi come Terry Bogard, Andy Bogard, Joe Higashi, Mai Shiranui e molti altri, con l’entrata in scena di alcuni inediti.
Scelto il lottatore è possibile decidere non solo la colorazione dell’abito ma anche l’handicap, da una lista che comprende ad esempio barra dell’energia al massimo o inferiore del 50%. 15 invece gli scenari a disposizione, da quelli più competitivi come l’arena ad ambientazioni tipiche della saga, come ad esempio il Beach Resort, il deserto del Sahara con riferimenti a Metal Slug, il parco dei divertimenti abbandonato ed altri ancora. Per coloro che amano gustarsi la storia con dialoghi e cutscene tra un combattimento e l’altro troveranno di proprio gradimento l’apposita modalità, la quale include la possibilità di portare con sè fino a tre lottatori, selezionabili nell’ordine preferito all’inizio di ogni scontro. Mediante Allenamento e Tutorial è invece possibile imparare ad utilizzare ciascun lottatore, padroneggiando di conseguenza il proprio stile di combattimento.
Come anticipato SNK ha strizzato un occhio di riguardo per il comparto multiplayer online, mediante non solo i classici Scontro classifica o Incontro casuale ma anche incontro in una stanza, allenamento online, replay, profilo e classifica. Potete personalizzare la vostra scheda giocatore con titolo, lottatori preferiti ed altri settaggi, salvare e rivedere dei replay per studiare al meglio gli avversari o allenarvi con un amico. Ancora più interessante invece sono le modalità DJ Station e Missione. La prima consente di selezionare la musica di sottofondo da utilizzare nelle battaglie, le quali dovranno essere sbloccate nel corso del gioco, mentre l’altra di affrontare delle vere e proprie sfide con ciascun lottatore, ossia completare delle combo richieste tramite l’apposita lista, suddivisa per livelli.
The King Of Fighters XV è tornato e più in forma che mai, con una serie di contenuti non indifferente e migliorie alle meccaniche di gioco sulla base dei feedback ricevuti in passato, apportando modifiche al sistema di combattimento di ciascun lottatore pur non distaccandosi troppo dallo stile di ciascuno di essi, il tutto rappresentato con uno stile grafico molto in voga in questi ultimi anni per i picchiaduro, nonostante strizzi per certi versi l’occhio al cel-shading.
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