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Suikoden I & II HD Remastered: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Dopo anni di attesa, Suikoden I & II tornano in una versione rimasterizzata con il titolo Suikoden I & II HD Remastered: Gate Rune and Dunan Unification Wars. La saga JRPG di Konami, celebre per la sua profonda narrativa e il sistema di reclutamento delle 108 Stelle del Destino, è ora disponibile con grafica migliorata e alcune piccole aggiunte per adattarla ai tempi moderni. Ma questa remaster riesce davvero a rendere giustizia ai due capolavori originali?

Uno degli aspetti più evidenti della remaster è il miglioramento grafico. Gli sfondi, ora ridisegnati in alta definizione, risultano più dettagliati e vibranti, mentre i personaggi in pixel art mantengono il fascino dell’originale con animazioni più fluide. L’effetto complessivo è piacevole e riesce a modernizzare il titolo senza snaturarne lo stile. Tuttavia, non tutti gli aggiornamenti visivi hanno convinto i fan. Alcuni ritengono che il contrasto tra gli sfondi ridisegnati e i personaggi in pixel art crei una leggera dissonanza estetica, simile a quanto accaduto in altre remaster di classici 16-bit.

Sul fronte del gameplay, entrambi i giochi mantengono intatto il loro sistema di combattimento a turni, che alterna battaglie casuali esplorando il mondo con scontri tattici e duelli uno contro uno. Ogni personaggio ha un proprio ruolo nel party e le combinazioni tra alcuni di essi permettono di eseguire attacchi speciali in coppia o in gruppo, una delle caratteristiche distintive della serie. Le Rune, che rappresentano il sistema magico del gioco, tornano con la loro profondità strategica, permettendo di equipaggiare magie e abilità speciali ai personaggi. Il livello di personalizzazione del party è ampio, anche grazie alle oltre 100 reclute disponibili in ciascun capitolo.

Il sistema di reclutamento rimane una delle componenti più coinvolgenti del gioco. Ogni nuova recluta può contribuire in maniera unica allo sviluppo della base operativa, che si espande progressivamente man mano che si accumulano alleati. Alcuni personaggi si uniscono con facilità, mentre altri richiedono missioni secondarie, oggetti specifici o determinati avanzamenti nella trama per essere convinti ad entrare nel gruppo. Questo sistema non solo aumenta la profondità del gameplay, ma stimola l’esplorazione e la voglia di scoprire tutti i segreti dei due giochi.

Le battaglie strategiche su larga scala, presenti in entrambi i titoli, sono state leggermente rifinite dal punto di vista grafico ma rimangono fedeli alle loro meccaniche originali. Si tratta di scontri tra eserciti che si sviluppano in una sorta di gioco carta-forbice-sasso, dove il giocatore deve scegliere le giuste unità per contrastare l’avversario. Anche i duelli uno contro uno, che rappresentano alcuni dei momenti più iconici della serie, sono stati mantenuti nella loro forma classica, con i giocatori che devono interpretare gli indizi lasciati dal nemico per scegliere la risposta giusta tra attacco, difesa e colpo critico.

Dal punto di vista dell’interfaccia utente e della qualità della vita, gli aggiornamenti sono minimi. È stata aggiunta la possibilità di velocizzare i combattimenti con un’opzione di auto-battle, utile per ridurre il grinding, ma alcune meccaniche datate come i limiti di inventario e la gestione degli equipaggiamenti non sono state modernizzate. La mancanza di un sistema di viaggio rapido più efficiente può rendere alcuni spostamenti un po’ macchinosi, specialmente nei dungeon più lunghi.

Anche il comparto audio è stato migliorato con un aggiornamento agli effetti sonori, che ora risultano più chiari e definiti. Tuttavia, la colonna sonora non ha subito un vero e proprio restyling orchestrale, il che potrebbe deludere chi sperava in una versione rimasterizzata delle celebri musiche della serie. Suikoden I & II HD Remastered è un ritorno nostalgico che mantiene inalterato il fascino degli originali, con qualche piccolo ritocco che migliora l’esperienza senza però rivoluzionarla.

Se da un lato i fan di lunga data apprezzeranno la possibilità di rigiocare questi classici su piattaforme moderne con una grafica più pulita, dall’altro chi si avvicina per la prima volta alla serie potrebbe trovare alcune meccaniche un po’ troppo ancorate al passato. La remaster rappresenta un’opportunità preziosa per riscoprire due dei migliori JRPG mai realizzati, ma avrebbe potuto beneficiare di più migliorie per adattarsi meglio agli standard attuali.

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