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Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Una delle saghe videoludiche piΓΉ longeve Γ¨ indubbiamente quella di Final Fantasy, che fin dall’epoca di console come Super Nintendo e PSX conquistava gli appassionati del genere ruolistico a turni. Nel corso degli anni la serie si Γ¨ evoluta, dando vita a delle costole come Kingdom Hearts oltre che spinoff e titoli vari, i quali come nel caso degli ultimi Final Fantasy, hanno abbandonato il vecchio sistema di combattimento a turni in favore del tempo reale, il fiore all’occhiello degli hack n’ slash, come lo stesso Kingdom Hearts. Square Enix fino ad ora ha sempre proposto, escludendo Final Fantasy Online, capitoli con una storia lineare, il quale accompagna i giocatori ai titoli di coda con missioni consecutive o nel caso del Remake di Final Fantasy VII o Final Fantasy XIII una sorta di open world tutto da esplorare. Quando si pensava di aver raggiunto l’apice della creativitΓ , ecco arrivare Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, che come suggerisce il nome stesso si colloca prima di ogni altro capitolo, agli inizi della saga, che nel caso non lo sappiate Γ¨ sempre stata indipendente con qualche eccezioni. Come anticipato Origin si distacca dai classici titoli della serie, proponendo un sistema di combattimento in tempo reale, una storia lineare ma l’elemento che lo contraddistingue dalla massa, una componente ruolistica piuttosto massiccia e persistente, presto capirete cosa intendo dire.

Final Fantasy Origin si apre con uno spettacolare Trailer che mostra un possente e minaccioso cavaliere farsi strada all’interno di una fortezza protetta da numerosi soldati, rapendo una splendida fanciulla, passa del tempo e l’attenzione viene spostata sui protagonisti della nuova avventura, nonostante sia utilizzabile in singolo solo il principale, con la possibilitΓ  di passare ai secondari nel multiplayer co-operativo. Origin Γ¨ un RPG di tutto rispetto, vi troverete ad affrontare dungeon, e ripeterli all’infinito, al fine di ottenere materiali necessari per craftare, esperienza per livellare ed equipaggiamenti esclusivi. Dopo aver completato il tutorial vi troverete di fronte la mappa del mondo, dove accedere alle varie missioni primarie e secondarie, ognuna caratterizzata da una differente ambientazione, obiettivi da completare e naturalmente livello suggerito, per questo spesso verrete in un certo senso obbligati a ripetere vecchi dungeon per avere il livello necessario per affrontare i nuovi. Durante l’esplorazione di dungeon vi imbatterete in nemici, forzieri da aprire contenenti equipaggiamenti vari, collezionabili, consumabili e naturalmente enigmi da risolvere per svelare dei segreti, oltre il boss da sconfiggere.

Nel corso del gioco potrete modificare l’equipaggiamento di ciascun personaggio oltre che personalizzare l’aspetto, sia con skin che non conferiscono agevolazioni che oggetti che si differenziano per statistiche oltre che raritΓ . Vi troverete dunque a decidere di continuo cosa scartare e conservare, quali equipaggiamenti utilizzare in base al tipo di personaggio che volete portare avanti, se affidarvi alla raritΓ  o alle statistiche, se optare per oggetti piΓΉ adatti alla classe in uso o semplicemente avere un personaggio piΓΉ figo ma meno efficace in battaglia. Gli equipaggiamenti che sbloccherete ed otterrete sono davvero numerosi, al punto che perderete piΓΉ tempo nel dedicarvi a personalizzazione e modifiche, crafting e sblocco di abilitΓ  oltre l’assegnazione delle stesse tramite comandi rapidi e combo con altri membri del party, piuttosto che negli scontri veri e propri. Inutile dire che l’esplorazione Γ¨ il fiore all’occhiello dell’esperienza, essendo concentrata in dungeon tutti da spulciare piuttosto che un mondo aperto e dispersivo, dunque Origin abbandona il sistema a mondo libero per livelli singoli e chiusi, dove Γ¨ possibile dedicarsi al completamento, scovando ogni segreto, aprendo ogni forziere e risolvendo enigmi o recuperando i collezionabili proposti.

La mappa del mondo aiuta anche in questo, offrendo al giocatore una panoramica delle ricompense ottenibili, il livello richiesto, eventuali collezionabili mancanti e cosi via dicendo, e come detto potrete giocare e rigiocare all’infinito ciascun dungeon, spetterΓ  a voi decidere quando proseguire l’avventura. Come detto qualora optiate per il singolo potrete vestire i panni solo del protagonista principale, ma vi troverete comunque a gestire anche gli altri membri del party, assegnando loro i giusti equipaggiamenti, sbloccando abilitΓ  e cosΓ¬ via dicendo, nel multiplayer invece potrete passare al controllo vero e proprio, ed Γ¨ inutile dirvi che giocare in co-operativa ha i suoi perchΓ¨. Stranger of Paradise Γ¨ il Final Fantasy che molti attendevano da tempo, nonostante su console abbia riscontrato cali di frame rate, a volte caricamenti piΓΉ lunghi del normale e qualche altro problemino tecnico, oltre l’inevitabile ripetitivitΓ  data da un sistema a dungeon, il quale perΓ² risulta appagante per chi come me adora il genere ruolistico. Origin Γ¨ la dimostrazione di come a volte l’open world puΓ² essere accantonato in favore di un sistema piΓΉ chiuso e meno dispersivo o caotico, dove verrete quasi condotti per mano verso i titoli di coda ma con la certezza che non lascerete nulla indietro.

Come ogni titolo della saga non mancano all’appello dialoghi su dialoghi, cutscene ed animazioni varie, le quali potranno essere saltate per ritrovarsi subito nell’azione. Fortunatamente gli autori hanno deciso di non dare troppo spazio alle chiacchiere, al fine di avere la certezza che il giocatore si goda l’intera storia evitando di saltarla, dando la giusta importanza a esplorazione e combattimenti piuttosto che ai dialoghi, evitando di renderlo un visual novel. Final Fantasy Origin Γ¨ un titolo che lo si ama o si odia a seconda di cosa ci si aspetta dallo stesso, per chi giustamente ricerca un titolo che sia piΓΉ fedele possibile ai classici della saga resterΓ  deluso, chi invece indipendentemente dall’essere fan o meno della serie adora il genere ruolistico, troverΓ  pane per i suoi denti, un gioco che nonostante venga lanciato in un periodo non proprio favorevole, a causa di tripla A come Horizon Forbidden West e Elden Ring, riesce ad uscire dallo scontro vittorioso, seppure con qualche lividura.

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