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Stranded Sails: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Quest’oggi vi porterò in una fantastica avventura con la Recensione di Stranded Sails, un gioco che potrebbe conquistare la vostra attenzione, qualora siate appassionati del genere. 

Stranded Sails Recensione

Quando un eroe decide di affrontare la più incredibile delle sue avventure è inevitabile che si imbatta in mille peripezie e difficoltà. Stranded Sails vi porterà su un’isola sperduta in cui avrete a che fare fin da subito con elementi tipici di un classico farming in un mondo open world.

Il gioco inizia all’interno dell’abitazione del protagonista in un giorno qualsiasi, dopo aver scelto sesso e nome siete pronti a prendere il largo verso la vostra più grande avventura. Equipaggiati di zaino dovrete raccogliere tutto il necessario prima della partenza, per poi attraversare la cittadina portuale per recarvi al porto dove ad attendervi vi è il padre del protagonista, pronto ad incoraggiarlo.

 

Una volta in mare aperto vi troverete ad eseguire delle manutenzioni alla nave, issare le vele, controllare il timone e fare naturalmente la conoscenza dell’equipaggio. Un viaggio apparentemente tranquillo che a causa di una tempesta si trasformerà in un incubo, facendovi naufragare su un piccolo arcipelago, nel quale dovrete rimboccarvi le maniche per sopravvivere.

La nave è distrutta ed ha bisogno di pezzi per la riparazione, l’equipaggio è in balia delle onde e spetterà a voi salvarlo. Il mondo di Stranded Sails è suddiviso in varie isole, nelle quali a farvi da guida è il pappagallo che avete incontrato poco prima sull’imbarcazione.

Un membro dell’equipaggio non ha perso tempo ed ha dato vita ad un piccolo insediamento di coltivazioni, dove potrete raccogliere gli oggetti necessari per spostarvi da un’isola all’altra.

Il gioco è strutturato in missioni, nelle quali potrete sbloccare nuove abilità, accumulare risorse e dare vita a costruzioni di vario tipo attraverso il crafting, come ogni survival che si rispetti. Dovrete mangiare per ricaricare l’energia necessaria per compiere varie attività.

Correre consumerà energia più velocemente rispetto il montaggio delle assi, ogni azione richiederà un certo numero di barre energetiche costringendovi a nutrirvi di continuo. Non potrete solo creare barche, cannocchiali, remi e tutto l’occorrente per tornare a casa ma anche ricette di ogni tipo utilizzando gli ortaggi raccolti.

Le isole sono colpite da una maledizione, la quale vi porterà delle volte a fronteggiare nemici di vario tipo, nei quali il sistema di combattimento non risulta entusiasmante, a dimostrazione di come la componente Survival sia il cuore dell’esperienza. 

Ogni membro della ciurma ha il suo sistema morale, ciò vi porterà a prendervi cura di ognuno di essi al fine di non creare degli squilibri. 10 circa le ore per portare a termine l’avventura principale, longevità che naturalmente si estende a seconda della decisione o meno del giocatore di esplorare ogni angolo del paradisiaco mondo di Stranded Sails. 

L’equipaggio ha una sua routine, mangerà, raccoglierà risorse e si rimboccherà le mani nella costruzione dell’imbarcazione, con la possibilità di interagire con essi tramite il sistema di comunicazione.

Da elogiare l’HUD il quale pur essendo semplice non appare invadente. Il tutto realizzato con un comparto grafico low poly ed una colonna sonora orecchiabile, la quale rende l’intera esperienza di gioco rilassante. Stranded Sails desterà il vostro interesse qualora siate appassionati di Survival, nonostante la presenza purtroppo di un gameplay alla lunga ripetitivo. 

 

Stranded Sails Gameplay Trailer

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