Una nuova petizione internazionale chiamata “Stop Destroying Videogames” Γ¨ stata recentemente lanciata tramite l’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei), uno strumento ufficiale di partecipazione politica dell’Unione Europea. La petizione, promossa dal tedesco Daniel Ondruska, mira a preservare i videogiochi che richiedono il collegamento ai server dei publisher, impedendo la loro disattivazione anche dopo il termine del supporto ufficiale.
Obiettivi della Petizione
L’iniziativa, approvata dalla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, ha l’obiettivo di creare leggi che obblighino gli editori a mantenere funzionanti i videogiochi venduti o concessi in licenza ai consumatori dell’UE. La petizione vuole impedire che i publisher possano disattivare i giochi da remoto senza fornire mezzi ragionevoli per mantenerli operativi. Ondruska spera di raccogliere un milione di firme entro il 31 luglio 2025, in modo che la proposta venga discussa nel Parlamento Europeo.
Nella descrizione della petizione si legge: “Lo scopo dell’iniziativa Γ¨ imporre agli editori di lasciare in uno stato funzionale (giocabile) i videogiochi che vendono o concedono in licenza (o le collegate funzionalitΓ e risorse che vendono per i videogiochi che trattano) ai consumatori dell’Unione europea. Nello specifico, l’iniziativa mira a impedire che gli editori possano disattivare da remoto i videogiochi prima che siano forniti mezzi ragionevoli per mantenerli in funzione senza coinvolgere gli stessi editori”.
Il Problema della Disattivazione dei Server
La petizione affronta il problema dei giochi che necessitano di una connessione internet costante per connettersi ai server dei publisher. Una volta terminato il supporto ufficiale, i publisher potrebbero interrompere la connessione necessaria per utilizzarli, distruggendo così tutti gli esemplari funzionanti e impedendo ai clienti di ripararli. Ondruska afferma che questa pratica priva i clienti dei loro acquisti, costituisce un affronto ai diritti dei consumatori, rappresenta una perdita creativa e mette in discussione il concetto stesso di proprietà .
Un esempio concreto di questo problema Γ¨ rappresentato dalla recente disattivazione dei server del primo “The Crew” da parte di Ubisoft. La compagnia ha rimosso il gioco dalla vendita e disattivato le licenze a chi lo aveva acquistato, impedendo anche la possibilitΓ di avviare progetti amatoriali per mantenere il gioco attivo su server privati. Questo caso ha suscitato molte polemiche e dibattiti.
La Preservazione dei Videogiochi
Con l’aumento dei giochi live service e delle funzionalitΓ online, una legge che regoli le licenze e la possibilitΓ di utilizzare i giochi anche dopo il termine del supporto ufficiale Γ¨ diventata fondamentale per la preservazione dei videogiochi. La speranza Γ¨ che la raccolta firme raggiunga l’obiettivo e porti la questione all’attenzione dei parlamentari europei.
L’approvazione della proposta di petizione da parte dell’Unione Europea Γ¨ un primo passo significativo. La Gazzetta Ufficiale riporta che “la Commissione potrebbe presentare una proposta di atto giuridico sulla base dell’articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, teso a precludere agli editori la possibilitΓ di disattivare da remoto i videogiochi. Per questo motivo, la Commissione ritiene che nessuna parte dell’iniziativa esuli manifestamente dalla sua competenza di presentare una proposta di atto giuridico dell’Unione ai fini dell’applicazione dei trattati.“
Con questa iniziativa, Ondruska e i sostenitori della petizione sperano di garantire che i videogiochi possano continuare a essere giocati e apprezzati anche dopo la fine del supporto ufficiale, preservando così un importante aspetto della cultura videoludica e dei diritti dei consumatori.
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