Dopo i recenti nuovi dettagli su Starfield condivisi da Todd Howard, si torna a parlare del titolo, in particolare sul fatto che i mondi esplorabili come accade in No Man’s Sky verranno generati proceduralmente.
Abbiamo utilizzato la generazione procedurale per Starfield, tenete bene a mente che è una cosa che abbiamo sempre fatto. Abbiamo sviluppato alcune tecnologie e realizzato prototipi per raggiungere l’apice in Starfield. Il tutto inizia dalla domanda “puoi riuscirci visivamente a creare un pianeta?” Se pensate in termini di concept può essere grande infinitamente, se intendete realizzarlo in modo realistico.
Osservando lo spazio troverete delle sfere di ghiaccio, cosa c’è di divertente in esse? Nulla, ma se potete atterrarci su per recuperare materiali, esplorando la superficie in 10 minuti circa, allora il discorso cambia. Per questo motivo stiamo molto attenti prima di dire ai giocatori che sarà divertente atterrare su un dato pianeta e che troveranno contenuti importanti.
Potrete costruire avamposti, vivere la vostra vita guardando il tramonto altrove, oppure semplicemente andare in giro a cercare il necessario. Ci tengo inoltre ad aggiungere che abbiamo realizzato molti più contenuti a mano in Starfield rispetto qualsiasi altro gioco mai creato fino ad ora. Voglio dire, ci sono oltre 200.000 line di dialogo, vogliamo che i giocatori scelgano se seguire la storia principale o dedicarsi ad attività secondarie.
Andrete ad esplorare quel pianeta visto in lontananza? Oppure lo eviterete per dedicarvi ad altro? La scelta è vostra.
Vi ricordo che Starfield uscirà nei primi mesi del 2023.
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