Dopo Star Wars Squadrons, EA ci riporta nella galassia con un nuovo episodio della serie Jedi. Dopo il successo di Fallen Order quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Star Wars Jedi Survivor, ambientato diversi anni dopo il precedente capitolo, con un Cal oramai diventato un Jedi esperto, ma sempre pronto ad apprendere nuove tecniche di combattimento e poteri dati dalla forza, padroneggiando la sua spada laser per annientare la minaccia dell’impero.
Come anticipato dunque, la storia si colloca diverso tempo dopo la conclusione di Fallen Order, il gioco si apre con la classica missione introduttiva, la quale funge per lo piΓΉ da benvenuto ai nuovi giocatori, illustrando a grandi linee quello che c’Γ¨ da sapere, sia per padroneggiare la forza che la spada laser. Jedi Survivor mette il piede sull’acceleratore del parkour, proponendolo quasi in modo prepotente per l’intera esperienza.
Se in Fallen Order vi erano sezioni quΓ e lΓ , dove saltare, arrampicarsi e correre sui muri, in Jedi Survivor passerete buona parte del tempo a interagire con l’ambiente, attivando meccanismi, aprendo porte bloccate, abbassando o alzando delle passerelle da sfruttare per raggiungere l’altro lato, o svolazzare per lo scenario utilizzando degli appositi dispositivi, collocabili manualmente con l’uso della forza.
Se non fosse in terza persona, avrete la sensazione di trovarvi piΓΉ in Mirror’s Edge che in Star Wars, ma ironia a parte, non potevano di certo mancare all’appello combattimenti corpo a corpo con l’uso della spada laser, quest’ultima sbloccabile in svariate forme, dalla lama singola alla doppia, con la possibilitΓ di separarle per avere tra le mani due spade, da utilizzare sia per deviare i proiettili dei droidi che per tagliare i nemici come burro.
Cal naturalmente può avvalersi ad avventura inoltrata anche del blaster, da combinare con la spada per creare attacchi devastanti, oltre ovviamente la forza, utile sia per stordire i nemici che sollevarli o scaraventarli nel vuoto, con la possibilità di attirarli a sè per poi finirli con la spada. Vi dirò che il gameplay di Jedi Survivor mi ha davvero divertito, sia nelle sezioni di parkour che combattimenti.
Non potevano di certo mancare all’appello boss da sconfiggere, alcuni legati alla trama, la cui vittoria Γ¨ forzata per proseguire verso i titoli di coda, molti altri invece secondari, da scovare esplorando ogni ambientazione proposta. Il mondo di Jedi Survivor Γ¨ piuttosto generoso da esplorare, cela svariati collezionabili e segreti, oltre missioni ed attivitΓ secondarie da completare.
Dagli incarichi affidati da alcuni NPC a delle sfide da superare, con tanto di forzieri da aprire contenenti personalizzazioni per Cal, la spada laser e il suo droide. Con gli echi di memoria potrete avere un quadro generale degli eventi passati, mentre dialogando con i tanti personaggi incontrati, ricevere approfondimenti sulla trama.
Tutto questo naturalmente si presenta al giocatore come opzionale, spetterΓ a voi decidere se rushare come si suol dire verso il traguardo, o dedicare del tempo a completare ogni singolo scenario, collezionando, raccogliendo e superando tutto quello che Γ¨ stato pensato per i curiosi.
Essendo piuttosto vasto il mondo di Jedi Survivor, non poteva di certo mancare la presenza di checkpoint presso i quali ristorarsi, salvare i progressi, spendere i punti abilitΓ , modificare lo stile di combattimento, assegnere dei bonus e utilizzare il viaggio rapido per raggiungere velocemente le varie localitΓ sbloccate.
Jedi Survivor strizza l’occhio per certi versi al genere ruolistico, seppure in parte, con la possibilitΓ di accumulare esperienza per salire di livello, sbloccando con i punti ottenuti svariate abilitΓ , suddivise nelle varie categorie, dalle armi alla forza, resistenza ed agilitΓ di Cal.
Il tempismo Γ¨ tutto, per questo spesso vi ritroverete a compiere delle azioni il piΓΉ velocemente possibile, come ad esempio l’attivazione di un interruttore per poi saltare, arrampicarsi, camminare su parete e raggiungere un’altura per tempo. Tuttavia non Γ¨ tutto oro ciΓ² che luccica.
Certo, il titolo Γ¨ stato piuttosto criticato al lancio su PC, per via delle tante problematiche che lo affliggevano, ma la versione da me giocata Γ¨ PS5, e francamente vi dirΓ² che a parte qualche lieve rallentamento nelle cutscene ed un crash, non ho avuto grosse problematiche, ma c’Γ¨ una cosa che proprio non sono riuscito ad apprezzare, vale a dire l’orientamento.
Mi spiego bene, in qualsiasi momento Γ¨ possibile richiamare una mappa olografica 3D, la quale mostra sia i vari punti di viaggio rapido che la destinazione, con tanto di segnalino che vi indica la direzione e cambia col progredire del percorso. Francamente avrei preferito una mappa o un radar su schermo, che mi indicassero la corretta direzione.
Ma non tutto il male viene per nuocere, ciΓ² ha comportato l’approfondita esplorazione dei vari scenari, perchΓ¨ perdersi in Jedi Survivor Γ¨ piuttosto semplice, vi troverete spesso in luoghi inesplorati o al punto di partenza, dopo aver attraversato scenari inediti, sbloccando scorciatoie in stile Souls, per tornare in alcuni punti visitati piΓΉ rapidamente possibile.
Sostanzialmente ho apprezzato molto Jedi Survivor, sopratutto nel Gameplay, tralasciando questa piccola nota dolente, che sottolineo Γ¨ piΓΉ personale che altro, ed i quasi 150 GB richiesti per l’installazione del gioco su PS5. Star Wars Jedi Survivor Γ¨ un’esperienza che sa divertire e intrattenere, giocabile sia in modalitΓ relax che mettendo alla prova le proprie abilitΓ da Jedi.
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