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Scars Above: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

In quest’ultimo periodo sono numerose le uscite videoludiche, da Project Zero a Wild Hearts, giusto per citarne qualcuno, e stare al passo non è semplice, specie se un titolo richiede molte e molte ore per il suo completamento. Disponibile da qualche settimana, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Scars Above, uno sparatutto in terza persona fantascientifico, d’azione e avventura, nel quale siete chiamati a esplorare un vasto e misterioso mondo alieno, dal nome Il Metaedro, nei panni della dottoressa Kate Ward, uno dei membri della SCAR, ossia la Spedizione di Contatto, Analisi e Ricerca, che si troverà ad affrontare un ambiente ostile, con la missione di ritrovare i suoi compagni di squadra.

Kate è un’astronauta e scienziata, e pur non essendo un soldato dovrà utilizzare armi da mischia e distanza, dispositivi e consumabili per sopravvivere alle ostilità che popolano il mondo alieno, con la possibilità di correre, schivare e sfruttare i punti deboli dei nemici, combinando gli attacchi tra di loro.

Come ci si aspetta da un mondo alieno non mancano all’appello biomi diversificati tra di loro, dalle paludi ai ghiacciai, passando per caverne sotterranee e laboratori, ognuno con i suoi nemici, segreti ed ovviamente sfide e pericoli ambientali. Le competenze di Kate in ambito scientifico le permettono di scansionare manufatti, materiali e creature, allo scopo di scoprire caratteristiche e punti deboli.

Esplorando lo scenario potrete creare nuovi gadget con i materiali raccolti, sbloccare armi ed abilità di Xenobiologia e Ingegneria. Anche se si ha a volte la sensazione di trovarsi in una sortra di Returnal, capirete ben presto che è ben lontano dal capolavoro di Housemarque. Il titolo suddivide l’esplorazione ai combattimenti con le tante creature mutanti, le quali richiederanno il più delle volte di affrontare gli scontri dalla distanza, utilizzando armi da fuoco e la strategie sempre più diversificate.

Le armi costruite possono beneficiare di effetti elementali, come ad esempio l’elettricità, il fuoco, il ghiaccio e così via dicendo, da utiizzare su nemici con i rispettivi punti deboli.

A differenza di un tradizionale sparatutto, non vi basterà scaricare il caricatore contro un nemico per eliminarlo, ma dovrete sfruttare i suoi punti deboli. Le armi non sono utili solo per difendersi e sopravvivere ma anche per risolvere gli enigmi ambientali, come ad esempio la possibilità di trasformare specchi d’acqua in lastre di ghiaccio, oppure incenerire dei rovi che bloccano il passaggio.

Il sistema dei checkpoint è affidato ad uno analogo a quello visto nei Suols, nel pianeta infatti sono disseminate strutture che permettono di ripartire in caso di morte, ricaricando allo stesso tempo l’energia. Utilizzare tali strutture farà ricomparire i nemici eliminati in zona, mantenendo invece invariati gli enigmi risolti e spazi aperti.

Seppure Scars Above permetta di affrontare l’avventura a difficoltà anche ridotta, richiederà una certa padronanza delle meccaniche. Raccogliendo tutti i materiali che trovate in giro potete avere cure e potenziamenti a disposizione, utili per avere la meglio sulle minacce.

Non mancano all’appello obiettivi secondari e collezionabili vari, tra cui oggetti utili per approfondire la trama. Scars Above offre ai giocatori la possibilità di personalizzare l’esperienza, scegliendo in cosa specializzare Kate. Con i punti ottenuti potete sbloccare come anticipato delle abilità in rami ben precisi.

Anche se l’avventura è piuttosto lineare, quasi guidata, vi sono dei percorsi alternativi pensati per alimentare l’esplorazione, i quali celano sia potenziamenti che approfondimenti sulla narrativa. L’avventura si conclude in appena sei ore, un tempo piuttosto misero considerando la longevità delle grandi produzioni, con una buona quantità di armi a disposizione, al fine di diversificare gli scontri. Non manca all’appello il cosiddetto backtracking, il quale vi porterà a fare spesso avanti e indietro per raggiungere zone inaccessibili e recuperare degli oggetti, seppure non sia poi cosi intuitivo.

In grafica ed animazioni si ha la sensazione di trovarsi di fronte un titolo di vecchia data, ma con meccaniche che a grandi linee riescono a intrattenere il giocatore per l’intera durata. Nel complesso Scars Above è un bene ma non benissimo.

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