Dopo il successo di Road 96, gli autori hanno pensato bene di produrre un nuovo titolo della saga, portandoci questa volta indietro nel tempo, con un prequel incentrato su una delle protagoniste dell’avventura, per rivivere i ricordi e gli episodi del passato, che gettano le basi per ciΓ² che poi Γ¨ stato raccontato in Road 96. Dopo aver trascorso un intero pomeriggio su Twitch in sua compagnia, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Road 96 Mile 0.
Mile 0 non Γ¨ un semplice prequel, ma cerca di portare una ventata di aria fresca nella serie, proponendo in parte il medesimo gameplay visto in passato, ma con meno interazione e maggiore esplorazione, quasi fosse un mini open world, seppure distribuito in una manciata di location da esplorare, separate da una schermata di caricamento, aggiungendo oltre la ricerca dei collezionabili e il vandalismo dei manifesti, anche una nuova meccanica, ispirata a Sayonara Wild Hearts, il capolavoro di Annapurna Interactive.
Il gioco come anticipato ci porta indietro nel tempo, nei panni di due protagonisti, i quali si troveranno a rivivere gli eventi che hanno poi segnato un pΓ² tutti i personaggi di Road 96, con il ritorno in scena della reporter Sonya e di altri personaggi incontrati nel sequel. Da un lato si ha la possibilitΓ di girovagare per gli scenari in cerca di collezionabili, personaggi con i quali dialogare e minigiochi in cui cimentarsi, dall’altra invece gli eventi cruciali della storia raccontati come fosse un gioco musicale, nel quale bisogna raccogliere i collezionabili luminosi per accumulare punti, evitando gli ostacoli.
Tale meccanica Γ¨ stata semplificata dalla possibilitΓ di saltare intere sezioni a seguito di numerosi fallimenti, e vi dirΓ² che verso gli ultimi livelli ho riscontrato un bug che impediva di saltare gli ostacoli, costringendomi purtroppo a passare al successivo checkpoint. Mile 0 dunque fonde esplorazione e dialoghi a scelta multipla con il minigioco musicale, mutando il corso degli eventi in entrambe le situazioni, in base alle risposte fornite o percorsi intrapresi nel corso del livello.
Avendo amato Sayonara Wild Hearts vi dirΓ² che ho apprezzato la scelta degli autori nel trasformare Road 96 in una sorta di gioco musicale seppure in parte, a dimostrazione di come tale esperimento funzioni piuttosto bene, nonostante la maggior parte dei brani della colonna sonora utilizzati nei livelli, non siano particolarmente orecchiabili. Mile 0 da maggiore enfasi alla caccia ai collezionabili, dai manifesti da riparare, imbrattare o strappare, a personalizzazioni per il covo, tra cui bombolette spray per i graffiti, adesivi e audiocassette.
Graficamente Mile 0 riprende lo stile visto nel sequel, con uno design ispirato a Life is Strange. La possibilitΓ di approfondire personaggi che in Road 96 sono stati presentati superficilmente, Γ¨ un’ottima occasione per avere un quadro completo sugli eventi che hanno costretto i giovani a fuggire oltre il confine. Nonostante il prequel tenti di portare una ventata di novitΓ nella serie, non riesce a conquistare il giocatore come il capitolo principale, tranne per un emozionante finale che salva la storia in calcio d’angolo come si suol dire.
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