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PGA TOUR 2K23: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Non solo FIFA 23, ogni anno anche altri Sport vedono nuove edizioni sul mercato videoludico, tra queste vi è il Golf, a seguire dunque la Recensione di PGA Tour 2K23. Dopo ben due anni di pausa, la serie torna più in forma che mai, con un’esperienza migliorata, ricca e accessibile, dando giustizia sia allo sport che ad una saga, che insieme all’NBA, riesce a divertire e intrattenere i videogiocatori. Se siete nuovi allora dovrete imparare a padroneggiare lo Swing Stick, se invece provenite dai precedenti episodi, avrete dimestichezza con l’inclinazione e rilascio dello stick analogico destro, sistema pensato per rendere quanto più realistico possibile il tiro, risultando a volte punitivo nei confronti di chi non riesce a gestirlo nel migliore dei modi. L’edizione di quest’anno propone ben 3 diversi swing basati sulla pressione, dando maggiore controllo e precisione sui singoli tiri, bilanciando il corpo, caricando la potenza, per poi colpire la pallina. Per garantire giocate più tranquille e meno frustranti ai nuovi giocatori, il team ha pensato di offrire delle opzioni per personalizzare l’esperienza riducendo tale difficoltà.

Certo, come accade anche nella realtà e in tutti i giochi di Golf del passato, dovrete tenere sotto controllo anche pendenze e vento, oltre gli ostacoli presenti lungo il cammino. La scelta del bastone chiaramente rimane un elemento altamente consigliato e che non va preso alla leggera, nonostante il gioco consigli bene o male quale utilizzare a seconda delll’occasione. I campi da Golf nell’edizione di quest’anno sono uno spettacolo per gli occhi, ben realizzati e lussureggianti, belli da vedere quanto impegnativi e divertenti da giocare. Ai 17 percorsi provenienti dal passato sono stati aggiunti ulteriori 3, ossia South Course of Wilmington Country Club, The Renaissance Club e il St. George’s Golf and Country Club, oltre tre post-lancio, vale a dire Pebble Beach Golf Club, Spyglass Hill e Torrey Pines. I campi come detto sono davvero ottimi e ben realizzati, con una buona diversificazione. La cosa più interessante di PGA Tour 2K23 risiede nella TopGolf, una modalità in cui fare pratica, colpendo con la pallina gli obiettivi, giocabile anche in co-op online. Naturalmente non si tratta di una novità, ma è sempre ben gradita, considerando che offre un modo alternativo per giocare e allo stesso tempo allenarsi.

Il gioco vi da la possibilità sia di optare per la Qualità che Prestazioni, con modelli e animazioni buoni ma non eclatanti, meno invece il pubblico. Da elogiare invece come detto i campi, a cui il team ha dato maggiore cura, tenendo i 60fps anche su console, con tempi di caricamento purtroppo presenti e non bassi come sperato. Torna la possibilità di creare il proprio golfista con un editor non generoso ma soddisfacente, avatar da utilizzare nella modalità La Mia Carriera, oltre le partite libere, con la possibilità di sbloccare abilità nel corso dei tornei. Con la moneta ottenuta giocando potete fare degli acquisti, come abiti, accessori, bastoni e grip, ed è inutile dirvi che non manca all’appello il negozio delle microtransazioni. Qualche critica va mossa nei confronti dell’interfaccia, che non appare poi così intuitiva e ordinata, pulita e accessibile, ci vorrà un pò di pratica per navigare al meglio tra le opzioni a disposizione. Purtroppo però è assente il cross play, obbligandovi a giocare con chi è della stessa piattaforma e quindi l’impossibilità ad esempio di sfidare un amico situato altrove. Ovviamente l’esperienza è interamente in inglese, doppiaggio incluso, ma ciò non toglie di quanto sia intuitivo giocare pur non masticando al meglio la lingua.

Dopo due anni di pausa PGA Tour è tornato, nel migliore dei modi, certo, il supporto della lingua italiana, il cross play ed altre mancanze sono evidenti, tuttavia risulta un notevole passo avanti rispetto le precedenti edizioni, mettendo in luce lo sforzo del team nell’offrire la migliore esperienza possibile, prendendosi tutto il tempo necessario per realizzarla.

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