Sviluppato da Gardenfiend Games e pubblicato da SOEDESCO, Perennial Order è un titolo boss rush basato sulla meccanica del one-hit-kill, ispirato ai classici soulslike, che catapulta il giocatore in una terra infestata da piante mostruose. Nei panni di un Cavaliere Perennial, il tuo compito è liberare il mondo da queste creature maligne e ripristinare l’ordine perduto.
La trama, seppur essenziale, ha il fascino tipico del genere: il protagonista, senza memoria del proprio passato, segue gli ordini di un’entità divina che indica quale boss affrontare successivamente. Con oltre una dozzina di boss da combattere, il gioco può essere affrontato sia in solitaria che in modalità cooperativa. Questo aspetto è una gradita novità rispetto ad altri giochi simili che solitamente privilegiano il single-player.

In particolare, la modalità cooperativa presenta una meccanica interessante per bilanciare la difficoltà del one-hit-kill: quando uno dei due giocatori muore, non rimane inattivo, ma può aiutare l’altro utilizzando uno dei cinque “vestigi” acquisiti durante il viaggio. Queste abilità, basate sulla collaborazione, permettono al giocatore caduto di restare coinvolto nello scontro, contribuendo attivamente. Questo sistema, molto intelligente, permette anche di continuare ad apprendere le dinamiche del combattimento, risultando gratificante anche dopo la morte.
Nonostante queste buone idee, Perennial Order mostra alcuni problemi di bilanciamento, soprattutto in modalità cooperativa. Se nel single-player i boss risultano generalmente ben calibrati, in cooperativa il gioco diventa spesso frustrante a causa delle barre di salute dei nemici, notevolmente aumentate per tenere conto della presenza di due giocatori. Questo problema diventa ancora più evidente quando uno dei giocatori muore presto, lasciando l’altro a combattere con finestre di attacco molto strette e un boss con una salute eccessiva. Questi scontri rischiano così di diventare estenuanti e, a tratti, ripetitivi.

Alcuni combattimenti, soprattutto contro boss umanoidi, risultano estremamente divertenti e stimolanti, con dinamiche reattive e una buona dose di tempismo richiesto. Tuttavia, circa un terzo dei boss tende a risultare monotono, con attacchi prevedibili e lunghi periodi di attesa prima di avere una finestra di contrattacco. Questi momenti, a lungo andare, tolgono ritmo e divertimento all’esperienza.
Le sezioni di esplorazione tra un boss e l’altro sono apprezzabili, anche se a volte un po’ troppo lunghe, interrompendo l’adrenalina accumulata durante gli scontri. Interessante, invece, il sistema degli “Istinti”, abilità passive che consentono di personalizzare il proprio stile di gioco con opzioni che variano dall’aumentare il numero di schivate alla possibilità di infliggere più danni a discapito della mobilità.

Ciò che Perennial Order fa molto bene è valorizzare l’abilità e l’apprendimento delle meccaniche di combattimento. Nessun combattimento appare ingiusto, e ogni scontro, per quanto difficile, spinge il giocatore a migliorare. Alcune battaglie risultano memorabili per la loro creatività, mostrando l’ingegno degli sviluppatori.
Nonostante alcuni difetti, Perennial Order è un’esperienza piacevole, specialmente in modalità cooperativa, una rarità nel genere dei soulslike e titoli one-hit-kill. Come titolo d’esordio, Gardenfiend Games dimostra un grande potenziale e lascia ben sperare per il futuro.

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