L’ultima trovata del team Paradox è quella di proporre prezzi differenti per i giochi in base alla loro longevità. Fred Wester (membro della compagnia) in una recente dichiarazione ha affermato:
Se prendiamo in considerazione Spotify, gli autori dei brani vengono pagati in base a quante volte la canzone viene scaricata. Su Netflix pagate una quota fissa in base a quanto pensate che il prodotto valga, sono due cose fondamentalmente differenti.
Su Onlive ad esempio ti dicevano che potevi avere il gioco nel loro servizio e ti pagavano in base a quante ore il titolo veniva giocato.
In Paradox amiamo questo tipo di business, la gente gioca i nostri titoli per trecento o quattrocento ore, il modello Game Pass non funziona come dovrebbe, la gente gioca i nostri titoli più di quanto non giochino i single player narrativi.
Cosa ne pensate? A quanto pare secondo Paradox un gioco di 400 ore non ha lo stesso valore di un gioco singolo che dopo 10-15 ore o forse meno viene abbandonato.
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