Annunciata nel lontano 2010, la Panasonic Jungle si presentava come una proposta ambiziosa, pensata per soddisfare i desideri dei giocatori di MMO. Dotata di un touchpad, una tastiera e uno schermo da 720p, sembrava pronta a sfidare le console dominanti del momento come il Nintendo 3DS e il PS Vita.
Tuttavia, il destino della Jungle si rivelò ben diverso da quello immaginato. Proprio quando sembrava pronta a fare il suo debutto sul mercato, Panasonic decise di porre fine al progetto. Le ragioni dietro questa scelta restano avvolte nel mistero, ma è probabile che l’azienda abbia ritenuto il mercato per un dispositivo simile troppo di nicchia per giustificare un lancio commerciale.
Nonostante l’annullamento del progetto, alcune unità della console erano già state prodotte, gettando così le basi per una leggenda nel mondo dei collezionisti. Una di queste misteriose unità non funzionanti è recentemente apparsa su Ebay, dove il venditore tenta di ottenere la cifra incredibile di 45.000 dollari. Una somma esorbitante per un dispositivo che non solo non funziona, ma che anche non ha mai visto la luce del mercato.
A couple more photos of the canceled Panasonic Jungle console. The device has its original plastic protectors on still, and while not in the best condition I think ill leave them on as its original to the device.
— Developer Jeff (@OfficialDevJeff) June 10, 2020
More pics later on.
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Questa non è la prima volta che una Panasonic Jungle fa capolino sul mercato delle vendite online. Nel 2019, un’altra unità è stata messa in vendita per un prezzo altrettanto astronomico, ma nessuno sembra aver colto l’amo. Tuttavia, il fatto che due di queste rare console siano apparse sul mercato suggerisce che ci sia un certo interesse da parte dei collezionisti e degli appassionati di videogiochi.
La vicenda della Panasonic Jungle si inserisce in un contesto più ampio di fallimenti nel settore dei videogiochi da parte di Panasonic. Dai tempi del 3DO, che non riuscì mai a decollare sul mercato, fino alla sfortunata eredità dell’M2, l’azienda sembra non essere riuscita a trovare la chiave del successo nel mondo dei giochi elettronici.
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