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Palworld non ha senso di esistere, l’ennesimo clone secondo un ex legale di Pokèmon Company

Negli ultimi giorni, Palworld ha fatto scalpore nel mondo videoludico, conquistando rapidamente il cuore di milioni di giocatori e raggiungendo la cifra impressionante di 6 milioni di copie vendute in pochissimo tempo. Tuttavia, dietro il trionfo di questo survival game si staglia l’ombra delle polemiche, alimentate dalla somiglianza evidente delle creature, chiamate Pal, con i ben noti Pokémon della serie Nintendo.

A proposito, avete già saputo della risposta data da Nintendo e Pokèmon Company al presunto plagio di Palworld?

A gettare benzina sul fuoco delle controversie è l’ex Chief Legal Officer di The Pokémon Company International, Don McGowan, recentemente intervistato da Game File. McGowan, che in passato ha guidato la divisione legale di Pokémon, non ha esitato a esprimere la sua opinione sulla questione, definendo Palworld un “solito clone senza senso” e accusando Pocketpair, lo sviluppatore del gioco, di plagio nei confronti della storica serie di Nintendo.

“Sembra il solito clone senza senso che avrò visto migliaia di volte quando ero a capo della divisione legale di Pokémon”, ha dichiarato McGowan durante l’intervista, aggiungendo con sorpresa: “Sono sorpreso che sia andato avanti così a lungo.” Le sue parole si uniscono al coro di fan che, nelle scorse settimane, hanno sollevato dubbi sulla creatività di Palworld, concentrandosi soprattutto sul design delle creature.

Immagini comparative raccolte dai fan hanno portato alla luce similitudini evidenti tra più della metà delle creature presenti in Palworld e i Pokémon, alimentando ulteriormente le discussioni sul plagio o sulla mancanza di originalità da parte di Pocketpair. Mentre i sostenitori del gioco lodano la sua dinamica di survival, la comunità videoludica è divisa sulla questione etica legata alla somiglianza con una delle saghe più amate del mondo dei videogiochi.

Nonostante le polemiche, Palworld continua a crescere in popolarità, confermandosi come il primo grande caso mediatico del 2024 nell’ambito videoludico. Sarà interessante vedere come Pocketpair gestirà questa situazione delicata, navigando tra il successo commerciale e le accuse di plagio, e se ciò influenzerà la percezione e l’accoglienza futura del gioco da parte dei giocatori e della comunità gaming in generale.

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