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Outriders: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Dai creatori di Bulletstorm arriva un nuovo sparatutto, questa volta in terza persona, ed oggi a distanza di alcune settimane dal lancio voglio condividere con voi la Recensione di Outriders, disponibile gratuitamente per tutti gli abbonati Game Pass.

Outriders ha visto diversi anni di sviluppo prima di arrivare sul mercato, il team si è impegnato nell’offrire un’esperienza coinvolgente e divertente, impegnativa e co-operativa, tuttavia non ha fatto i conti con i problemi tecnici che purtroppo hanno reso l’esperienza frustrante a molti, a cui People Can Fly sta lavorando per risolverli tempestivamente.

Vi dico questo in anticipo per sottolineare il fatto che durante la mia esperienza mi sono inevitabilmente imbattuto in disconnessioni, chiusura del gioco improvvisa, lag ed altri problemi. Non disperate, Outriders va al di là di inconvenienti del momento risolvibili con degli aggiornamenti. Fatta questa spiacevole ma necessaria premessa, a seguire vi riporto le mie impressioni sul titolo.

Il pianeta Terra è diventato un mondo inospitale in cui vivere, per questo motivo la popolazione rimasta decide di ricercare un pianeta abitabile nell’Universo, compiendo un lungo viaggio della durata 70 anni in criostasi, che li porterà proprio in un pianeta simile alla Terra, tuttavia nonostante sia presente dell’ossigeno nell’aria, è un luogo popolato da creature di ogni tipo ed una misteriosa tempesta che dona ad alcuni dei poteri.

Dopo gli eventi del prologo, trascorrono molti anni prima che il protagonista si risvegli, costatando che lo scorrere del tempo ha dato vita ad avamposti e fazioni rivali, e la sua apparente morte in realtà si è tramutata in un ritorno alla vita con delle capacità soprannaturali che sarete proprio voi a decidere. Outriders e uno sparatutto in terza persona con elementi ruolistici, dalla scelta della classe alla possibilità di livellare, sbloccare abilità e potenziare l’equipaggiamento.

Portando a termine il Tutorial e le prime missioni, avrete la possibilità di scegliere una delle 4 classi a disposizione, la quale non potrà più essere cambiata nel corso dell’avventura. Ogni classe dispone di caratteristiche ed abilità uniche, pensata per un differente stile di gioco, da quella rivolta a chi ama gli assalti diretti a quella per chi invece preferisce mantenere le distanze dai nemici. Eliminando questi ultimi, completando le missioni ed altre attività è possibile ottenere esperienza con la quale livellare, sbloccando poi le tante e tante abilità passive.

Ogni classe dispone di 3 ramificazioni differenti, con l’aggiunta di ulteriori abilità attive, ottenibili raggiungendo un certo livello con il personaggio, con la possibilità di equipaggiarne fino ad un massimo di 3, richiamabili con i dorsali del controller. Le abilità in questione non richiedono energia da recuperare e ricaricare manualmente ma si ripristinano nel giro di poco tempo, questo perchè utilizzandole non solo potrete danneggiare gli avversari ma anche ricaricare la barra della salute, non essendoci medikit o altri oggetti per farlo. Utilizzerete spesso le coperture per difendervi, ma qui entra in gioco un lato negativo del titolo, non si sa se si tratta di un bug o una cosa voluta, ma se verrete colpiti il personaggio automaticamente si alzerà e distanzierà dal riparo.

In termini di contenuti Outriders è estremamente generoso, potrete acquistare, sbloccare e trovare armi ed equipaggiamenti di vario tipo, personalizzazioni estetiche per il veicolo, emote, stendardi e molto altro ancora. Ogni arma o equipaggiamento varia non solo in aspetto ma anche in rarità, caratteristiche, abilità e livello. Presso i tanti avamposti disseminati nella mappa del mondo potrete spendere la valuta locale, ottenibile vendendo e smontando gli oggeti nell’inventario, per potenziare, migliorare e modificare armi ed equipaggiamenti.

Esplorando i tanti scenari presenti in gioco potrete imbattervi sia in forzieri contenenti armi e capi d’abbigliamento che materiali da recuperare, oltre diari e collezionabili vari. Il mondo di Outriders è suddiviso in dungeon, nei quali troverete delle missioni secondarie durante lo svolgimento della storia principale, un pò come visto in Remnant From the Ashes. Nel corso della missione è possibile posizionare degli stendardi, i quali vi permetteranno sia di salvare i progressi che di viaggiare rapidamente da un punto all’altro, o di fare ritorno all’accampamento, dove ad attendervi vi sono negozianti di vario tipo e personaggi con i quali interagire, pronti ad affidarvi degli incarichi da completare.

Dalla mappa del mondo potrete conoscere quali missioni sono disponibili e in che avamposto o dungeon è possibile richiederle o completarle. Portandole a termine potrete scegliere una delle 3 ricompense, le quali vengono proposte casualmene, da armi ad equipaggiamenti vari. Come anticipato è possibile personalizzare il veicolo, tuttavia nel corso dell’avventura non lo utilizzerete per spostarvi. Con una generosa raccolta di Emote potrete comunicare con altri giocatori, un pò come avviene in titoli come Sea of Thieves, Fortnite e tanti altri.

Oltre le abilità attive e passive avrete la possibilità di sbloccare ulteriori ricompense, portando a termine una lunga lista di incarichi, come un certo numero di uccisioni con una specifica arma, il raggiungimento di un certo livello col personaggio e cosi via dicendo, ricompense per lo più estetiche, da nuove personalizzazioni per la vettura ad emote e stendardi. Ogni dungeon presenta un’ambientazione piuttosto generosa in dimensione, nonostante gli ambienti non siano poi cosi aperti, come fossero mappe di un gioco multiplayer con le dovute limitazioni.

Naturalmente il cuore dell’esperienza risiede nella co-operativa fino ad un massimo di 3 giocatori, con la possibilità sia di invitare gli amici che di ricercare partite casuali, giocando con altri indipendentemente dalla piattaforma in uso, grazie al cross-play. Ogni giocatore ha i suoi progressi, il che significa che se aiuterete un vostro amico a completare il titolo nella sua partita, nella vostra vi ritroverete nell’ultimo punto raggiunto prima di dedicarvi alla co-op hostata da un’altro giocatore, naturalmente il livello del personaggio e tutti gli equipaggiamenti ottenuti altrove resteranno. A tal proposito vi sono 2 livelli da tenere d’occhio nel corso del gioco, uno dedicato al personaggio e l’altro al mondo, entrambi visibili nella parte alta dello schermo.

Il livello del personaggio aumenta con l’accumularsi dell’esperienza, migliorando le statistiche del personaggio in modo autonomo, nonostante sia possibile modificare armi, equipaggiamenti ed abilità attive, mentre quello del mondo aumenta in modo graduale, fino ad un massimo di 15. Con l’aumentare del livello del mondo incrementa anche la difficoltà, di conseguenza l’aggressività, intelligenza e danni dei nemici, oltre la possibilità di ottenere ricompense migliori. Il sistema della difficoltà è gestito autonomamente, ma offre al giocatore anche la scelta manuale del livello da utilizzare, disattivando l’incremento automatico, per rendere più o meno frustante e impegnativa l’esperienza di gioco in singolo o co-operativa.

Ogni giocatore ha le sue ricompense, i suoi punti esperienza ed equipaggiamenti vari oltre che abilità, ciò permette ad un gruppo composto da 3 giocatori di unire le forze per avere la meglio sui nemici, sopratutto nel caso in cui si opti per classi differenti. Da elogiare anche la decisione di offrire ad un giocatore ad esempio la possibilità di saltare dei filmati senza interromperli agli altri membri del party. In questo modo ogni giocatore potrà attivare delle missioni secondarie. Outriders è giocabile in co-operativa dall’inizio alla fine, senza alcuna limitazione di fondo, e se siete in cerca di PVP resterete delusi, in quanto il titolo si concentra sul PVE.

Giocato su Xbox Series X con giocatori provenienti dalla medesima piattaforma e Xbox One ho riscontrato caricamenti più o meno longevi a seconda degli altri membri del team, mai (nel mio caso si intende) soggetto a cali di frame rate, nonostante come vi ho anticipato ho riscontrato disconnessioni o chiusura del gioco improvvisi. Ottimo il doppiaggio che rende giustizia alla caratterizzazione di ciascun personaggio e in lingua italiana, con una colonna sonora che gioca bene le sue carte, nonostante il più delle volte sarete concentrati sugli effetti presenti in battaglia, come versi, spari o rumori vari emessi dai nemici. Problemi a parte Outriders è un Remnant-like, un titolo che si lascia giocare per ore e ore senza mai scendere nella noia, impegnativo quel tanto che basta da rendere l’esperienza divertente e mai frustrante, con una longevità che si attesta sulle 30 ore circa solo per la storia principale.

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