“ONI: La Strada per Diventare l’Oni più Potente”, ed è un gioco d’azione e di ruolo sviluppato da NetEase Games e lanciato di recente. In questo gioco, controllerete un gruppo di demoni chiamati Oni, con l’obiettivo di diventare il più potente Oni di tutti. Il titolo presenta un sistema di combattimento in tempo reale, in cui il giocatore deve scegliere gli Oni giusti per formare un team di combattimento efficace e sconfiggere gli avversari.
Inoltre, offre una vasta gamma di modalità di gioco, tra cui storia, sfide PvP e missioni speciali. Ogni Oni ha le proprie abilità e statistiche uniche, che possono essere potenziate tramite l’utilizzo di oggetti e risorse in gioco. La modalità storia è la modalità principale del gioco, in cui i giocatori devono completare diverse missioni per progredire l’avventura. Le missioni includono scontri con altri Oni e boss.
Le sfide PvP consentono ai giocatori di combattere contro altri giocatori online, mentre le missioni speciali pongono i giocatori di fronte alla possibilità di ottenere ricompense uniche e oggetti rari. Il giocatore assume il ruolo di Kuuta, un giovane orchetto che cerca vendetta contro Momotarō, l’eroe che ha sterminato la sua razza.
Dopo essere sopravvissuto alla battaglia contro Momotarō, Kuuta si dirige verso Kisejima, un’isola che funge da luogo di allenamento per gli Oni. Qui, Kuuta cerca di aumentare il suo potere assorbendo le anime degli Oni sconfitti in battaglia. La trama del gioco sembra essere ispirata alla leggenda giapponese di Momotarō, che racconta la storia di un eroe che combatte contro gli Oni per salvare il suo villaggio.
Tuttavia, ONI: Road to be the Mightiest Oni ribalta questa narrazione tradizionale, presentando il punto di vista degli Oni che cercano vendetta contro l’eroe. In ONI: Road to be the Mightiest Oni, oltre alla componente action, troviamo una certa dose di esplorazione, data dalla possibilità di girare per l’isola alla ricerca di materiali da utilizzare per potenziare le armi e i poteri di Kuuta.
Il tutto viene scandito da un ciclo giorno-notte e dalle condizioni meteorologiche, che influiscono sulla vita degli abitanti dell’isola e sulle creature che incontriamo durante il nostro percorso. Il sistema di combattimento è piuttosto semplice ma soddisfacente, e si basa principalmente sull’utilizzo di una vasta gamma di armi, ognuna con le proprie peculiarità e abilità. Kuuta può inoltre contare sull’aiuto dei spiriti degli orchi sconfitti, i quali possono essere evocati per attaccare i nemici o per fornire supporto durante le fasi di esplorazione.
In generale, la meccanica dei combattimenti di ONI: Road to be the Mightiest Oni sembra interessante, ma con alcune limitazioni e problemi di realizzazione. La necessità di assorbire le anime dei nemici per evitare che questi si risveglino è un’aggiunta interessante, così come la collaborazione con Kazemaru, ma la gestione della visuale in situazioni caotiche può rendere difficile il controllo dei personaggi. Inoltre, la separazione dell’isola in tre parti e la necessità di superare tutte le battaglie di ciascuna per sbloccare l’accesso alla successiva sembra un sistema poco innovativo e frustrante, dato che limita l’esplorazione del territorio.
In ogni caso, la presenza di design originali per i boss fight e l’utilizzo del ricco folklore giapponese sono elementi positivi che possono contribuire a mantenere alta l’attenzione del giocatore durante l’avventura. Dal punto di vista tecnico, ONI: Road to be the Mightiest Oni è realizzato con uno stile grafico che ricorda i manga giapponesi, con personaggi dalle linee semplici ma ben definite e ambientazioni colorate e dettagliate. L’effetto visivo è piacevole e coinvolgente, e si sposa perfettamente con il tono allegro e scanzonato del gioco.
In conclusione, ONI: Road to be the Mightiest Oni è un gioco d’azione e avventura che offre un mondo colorato e suggestivo ispirato alla cultura giapponese, ma che pecca in alcuni aspetti come la narrativa e la struttura delle missioni. Nonostante la varietà di nemici e la collaborazione con Kazemaru, i combattimenti possono risultare confusionari e la legnosità delle animazioni di Kuuta può causare qualche difficoltà. In ogni caso, il gioco può essere apprezzato dagli appassionati del genere e dai fan della cultura nipponica, ma potrebbe non essere adatto a chi cerca un’esperienza di gioco più profonda e strutturata.
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