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Once Human è un gioco con malware, spyware ed altre minacce per la privacy e sicurezza?

L’entusiasmo attorno a Once Human, il nuovo titolo post-apocalittico di Starry Studio, è stato rapidamente offuscato da una controversia riguardante le condizioni di servizio del gioco, che richiedono l’accesso a dati personali sensibili, incluso il documento d’identità del giocatore. Questa richiesta ha sollevato numerose preoccupazioni tra la comunità dei giocatori, che teme per la propria privacy e sicurezza.

Disponibile su Steam, Once Human ha catturato l’interesse dei giocatori con la sua interpretazione “new weird” del genere survival sandbox. Tuttavia, l’entusiasmo è stato frenato quando i giocatori hanno letto attentamente le condizioni di servizio. Queste includono richieste di accesso a informazioni personali come nome, email, numero di telefono e, in alcuni casi, dati più sensibili come l’account di messaggistica, l’indirizzo postale, la data di nascita, il genere e persino il documento d’identità rilasciato dal governo, come il passaporto. La raccolta di questi dati è giustificata da Starry Studio come necessaria per la verifica dell’età e la correzione delle informazioni personali, secondo le leggi applicabili.

Le reazioni sono state rapide e intense. Molti giocatori hanno accusato Starry Studio e la società madre, NetEase, di invasione della privacy e addirittura di potenziali attività fraudolente come il furto d’identità e l’installazione di spyware. Alcuni hanno espresso il timore che i dati raccolti possano essere utilizzati per il mining di criptovalute o altre attività illecite. La preoccupazione è accentuata dal fatto che NetEase è un conglomerato cinese, alimentando sospetti e pregiudizi.

Un aspetto interessante della controversia è che molte delle critiche sembrano essere guidate più dalla nazionalità della compagnia madre che dalla reale preoccupazione per la privacy. Diverse altre aziende di videogiochi, inclusi giganti americani come ZeniMax Media e Blizzard, hanno politiche di raccolta dati altrettanto invasive. ZeniMax, per esempio, raccoglie il numero di previdenza sociale e la patente di guida, mentre Blizzard può richiedere documenti d’identità per verificare l’identità e l’ubicazione dell’utente.

Per affrontare le preoccupazioni, Starry Studio ha rilasciato una dichiarazione sul Discord del gioco, affermando che prende molto seriamente la privacy dei dati degli utenti e aderisce ai principi di minimizzazione dei dati, limitazione degli scopi e trasparenza. La dichiarazione specifica che molte delle informazioni personali menzionate nelle condizioni di servizio sono fornite volontariamente dagli utenti tramite sondaggi e che le informazioni sensibili come i documenti d’identità vengono cancellate immediatamente dopo l’uso necessario. La compagnia ha anche annunciato una revisione della politica sulla privacy per migliorarne la chiarezza e la trasparenza.

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