Nintendo ha avviato un’azione legale contro Ryan Daly, presunto proprietario di Modded Hardware, una compagnia accusata di fornire hardware e firmware per creare e giocare a giochi piratati. Nonostante le precedenti offerte di accordo da parte della casa di Mario, Daly ha deciso di affrontare la causa senza avvocato, rispondendo in tribunale negando qualsiasi illecito e persino negando di essere il proprietario dell’azienda.
Secondo quanto riportato da Torrent Freak, Nintendo aveva già dato a Daly diverse opportunità di chiudere l’attività, inclusa una proposta di cessare le operazioni a marzo 2024, che Daly avrebbe accettato. Tuttavia, l’attività ha continuato a funzionare come sempre, portando Nintendo a depositare una causa presso un tribunale federale di Seattle nel luglio 2024, con l’obiettivo di ottenere la chiusura immediata di Modded Hardware e un risarcimento per i danni subiti.
In tribunale, Daly ha risposto in modo molto sommario, spesso limitandosi a dichiarare “negato” di fronte alle accuse, affermando di non avere abbastanza informazioni per ammettere o negare le affermazioni. Tra le sue difese legali, ha menzionato il fair use, l’invalidità dei copyright, la mancanza di legittimazione di Nintendo, l’arricchimento ingiustificato e la mancata formulazione di un’accusa chiara.
Il processo entrerà ora nella fase di discovery, durante la quale entrambe le parti potranno richiedere documenti e testimonianze. Nel frattempo, il sito web di Modded Hardware è stato reso privato, con l’accesso disponibile solo tramite password.
Nintendo non è nuova a battaglie legali contro chi viola i suoi diritti d’autore, ma il caso contro Modded Hardware ha attirato una particolare attenzione per la sua evoluzione insolita. Secondo la causa, Modded Hardware non solo forniva i mezzi per hackerare le console, ma preinstallava giochi piratati, tra cui titoli di punta come Super Mario, The Legend of Zelda e Metroid. Nintendo sostiene che prodotti e servizi come quelli offerti da Daly alimentano i mercati illegali di giochi piratati, rendendo possibile la distribuzione di copie contraffatte.
L’industria dei videogiochi sta osservando attentamente l’esito di questa causa, soprattutto perché Daly sta affrontando un gigante legale come Nintendo senza avvocati. Le precedenti cause intentate da Nintendo hanno spesso visto l’azienda prevalere, con risarcimenti significativi, come i 2,1 milioni di dollari ottenuti nel 2021 contro RomUniverse e oltre 12 milioni in un caso analogo nel 2018.
In parallelo, Nintendo ha intentato anche una causa contro Pocketpair, sviluppatore di Palworld, un gioco che i fan hanno definito “Pokémon con armi“, portando a nuovi confronti con l’iconico franchise di Nintendo.
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