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Nintendo denunciata a causa di Mario Kart Tour

Nintendo, il rinomato sviluppatore di giochi, potrebbe trovarsi coinvolto in una diatriba legale a seguito della denuncia di un utente e dei suoi genitori riguardo all’utilizzo delle casse premio di Mario Kart Tour. Questa funzionalità, nota come “Spotlight Pipes“, è stata accusata di essere un possibile “dark pattern”, una pratica che potrebbe violare alcune normative legali negli Stati Uniti e che ha già portato a controversie simili nel settore.

Le casse premio degli Spotlight Pipes erano un sistema simile alle casse premio standard che era presente in Mario Kart Tour fino a qualche mese fa, ma è stato successivamente rimosso. Tuttavia, la loro presenza ha spinto alcuni utenti a spendere più denaro del previsto, diventando il fulcro di questa causa legale.

Come le casse premio, gli Spotlight Pipes offrivano premi che potevano essere acquistati con denaro reale, ma senza che l’utente potesse vedere quali oggetti avrebbe ottenuto prima di effettuare l’acquisto. Questo sistema può essere assimilato al gioco d’azzardo e potrebbe potenzialmente violare alcune normative legali in base ai regolamenti vigenti.

La famiglia che ha intentato l’azione legale sostiene che Mario Kart Tour abbia incentivato i giocatori a utilizzare questo sistema per poter progredire nel gioco. Questo tipo di tendenza è stata precedentemente definita “dark patterns” dalla legge americana, ed è stata oggetto di contenziosi legali che hanno portato alla sconfitta di publisher e sviluppatori in tribunale.

Secondo gli accusatori, tali pratiche violano leggi come il Consumer Protection Act dello Stato di Washington e la legge sul business in California. Al momento, Nintendo non ha rilasciato alcun commento ufficiale sulla questione. È importante notare che il sistema delle casse premio è stato rimosso da Mario Kart Tour lo scorso settembre ed è stato sostituito dalla possibilità di acquistare direttamente oggetti nello shop interno del gioco.

Questa disputa legale solleva importanti questioni riguardo alla regolamentazione delle meccaniche di gioco che coinvolgono acquisti a sorpresa nel settore dei videogiochi. Mentre alcune persone possono vedere queste meccaniche come forme di intrattenimento o come una scelta del consumatore, altri le interpretano come pratiche che sfruttano l’aspetto psicologico dei giocatori, promuovendo spese impreviste e potenzialmente dannose.

È probabile che la diatriba legale in corso ponga l’attenzione sulle responsabilità delle aziende di giochi nel garantire una trasparenza adeguata e una tutela dei consumatori. Potrebbe anche portare a una discussione più ampia sulle politiche di monetizzazione all’interno dei videogiochi e sulla necessità di norme più rigorose per proteggere i giocatori, soprattutto quelli più giovani, da pratiche commerciali potenzialmente ingannevoli o dannose.

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