Con l’arrivo sul mercato videoludico del nuovo capitolo, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Moving Out, disponibile su PC e console, incluso nel Game Pass per tutti gli abbonati.
Moving Out è il primo titolo della serie, non è un gioco dalle grandi pretese ma riesce a divertire, intrattenere e coinvolgere il giocatore per la sua originalità, un simulatore di traslochi ma in chiave cartoonesca, dove nei panni di buffi personaggi in singolo o co-operativa locale, dovrete dare una mano agli abitanti del quartiere a traslocare.
Dopo aver lanciato la partita avrete la possibilità di scegliere uno dei personaggi disponibili, i quali possono essere personalizzati in colori e varianti, ma che naturalmente non dispongono di abilità o caratteristiche ma sono solo estetici.
Inutile dirvi che verrete subito messi alla prova con il Tutorial, il quale vi illustrerà tutto quello che c’è da sapere, ossia come spostarsi nello scenario, prendere i pacchi, lanciarli o schiaffeggiare i fantasmi…. si sa che nei traslochi accade di tutto.
Dopo aver portato a termine il Tutorial iniziale della durata di pochi minuti, vi ritroverete in una mappa cittadina dove sono presenti diverse abitazioni che necessitano del vostro lavoro, tuttavia le richieste vengono sbloccate gradualmente.
A bordo del vostro fidato furgoncino partirete alla volta del primo lavoro da traslocatore, dove dovrete ovviamente prendere la mobilia e portarla sul camion nel minor tempo possibile, per ricevere una delle medaglie a seconda delle vostre performance.
In ogni lavoro viene richiesto un certo numero di mobili da portare sul camion, con la possibilità di attivare un sensore che vi fornisce indicazioni su quali mobili sono importanti da caricare sul camion.
Portando a termine i vari lavori vi farete un nome e potrete accedere a molte altre richieste. Prima dell’inizio di un trasloco potrete dare uno sguardo alla piantina della casa, il numero di oggetti richiesti e il tempo a disposizione per ciascuna medaglia.
Come anticipato purtroppo è presente solo il multiplayer locale, l’assenza del comparto online rende dunque Moving Out un titolo prettamente casalingo. Giocare è molto semplice, vi basterà spostare il personaggio nello scenario, afferrare i pacchi e portarli o lanciarli sul camion.
Alcuni mobili come divani, letti o armadi richiederanno più giocatori per il rapido trasporto sul camion, per questo motivo Moving Out è un gioco in cui la co-operazione è essenziale seppur non obbligatoria, permettendo ai giocatori di affrontare ogni lavoro anche in singolo.
Camera isometrica, ossia dall’alto, con modelli e texture realizzati in stile cartone animato, dialoghi testuali in italiano e colonna sonora piacevole da ascoltare.
Moving Out non è di certo un titolo AAA ma riuscirà a divertirvi e portarvi via del tempo, in compagnia dei vostri famigliari. Con il progredire del gioco vi ritroverete a svolgere incarichi sempre più complessi, in cui il tempo a disposizione sarà minore o il numero di oggetti maggiore.
Se siete in cerca di un simpatico passatempo, un diversivo da sparatutto, action e picchiaduro, Moving Out potrebbe fare al caso vostro.
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