A distanza di un anno circa dal lancio di Moto GP 21, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Moto GP 22, nuovo capitolo della serie, sviluppato come spesso accade da Milestone, anche se nel corso degli anni è passato tra le mani di vari studi. La nuova edizione non si limita solo all’aggiornamento delle scuderie ma ad offrire la migliore esperienza di Moto GP del momento, attraverso l’introduzione di un tutorial dettagliato, una carriera manageriale piuttosto profonda e rifinita, un comparto grafico per i più esigenti, un editor migliorato per la personalizzazione del pilota ed un’intelligenza artificiale quanto più realistica possibile. Milestone ha lavorato sodo sul gameplay, lo si può notare dal modo in cui si conduce la Moto durante le gare, come nella realtà infatti bisognerà ad esempio portare i freni alla giusta temperatura per permettere alle sospensioni di lavorare al meglio per affrontare una curva dopo un rettilineo a oltre 300 km/h. I tutorial sono stati migliorati per illustrare al giocatore le nuove meccaniche, attraverso l’aggiunta di una serie di sfide rivolte al padroneggiare le modifiche e migliore apportate.
Moto GP 22 punta a premiare il pilota più abile, lo si nota la meticolosa attenzione nei sorpassi in curva, avvallamenti sull’asfalto, mancanza di aderenza al di fuori della zona gommata ed altri dettagli che incideranno sulla stabilità e andamento della Moto. Interessante la presenza di aiuti per ridurre in parte la difficoltà nella guida del proprio bolide, lasciando al giocatore la decisione se avere un’esperienza più realistica ma ostica o semplificata e arcade. La decisione di Milestone di introdurre il sistema di machine learning A.N.N.A, ha reso i piloti avversari piuttosto aggressivi, in grado di mettere i bastoni tra le ruote ai giocatori, sia inesperti che più abili. In termini di contenuti Moto GP 22 propone una modalità suddivisa in capitoli, a loro volta in brevi episodi, dove ripercorrere gli eventi più significativi del 2009, quasi a voler proseguire Valentino Rossi The Game, con doppiaggio in italiano e dettagli succulenti per gli appassionati della Moto GP. Ovviamente pur essendo il fiore all’occhiello dell’esperienza, non si tratta della sola modalità disponibile.
La Carriera Manageriale torna con una maggiore cura nei dettagli. Si parte con una squadra ufficiale o la possibilità di costruirne una da zero, scalando le vette del successo mediante sponsor, staff da assumere oltre risorse tecniche e finanziare da gestire. Potrete personalizzare il calendario degli eventi, decidendo a quali GP partecipare, fare delle sessioni di qualificazione o allenamento, migliorare le caratteristiche della moto e vivere l’esperienza non solo da piloti ma anche manager. Ovviamente non poteva mancare all’appello la modalità veloce, la quale include Gran Premio , Prova a Tempo e Campionato, lasciando al giocatore il compito di scegliere Moto, IA, giri, condizioni meteo, aiuti e tutti gli altri settaggi, ma la cosa più interessante è il ritorno del multiplayer locale a schermo condiviso. Il parco piloti si espande con tutte le leggende di quel periodo, con un comportamento quanto più fedele possibile per ciascun pilota. Ben 70 le leggende (incluse quelle della Stagione 2009) e scuderie della MotoGP, Moto 2, Moto 3 e MotoE oltre la Red Bull MotoGP Rookies Cup.
Parlando di multiplayer potrete giocare da Xbox Series con quelli Xbox One o da PS5 a PS4 e viceversa. Un egregio lavoro è stato svolto specialmente su console nextgen, con una versione Xbox Series X che sfoggia un comparto grafico che strizza l’occhio ad un pubblico più esigente, con tempi di caricamento ridotti all’essenziale ed un gameplay che si lascia piacevolmente apprezzare anche con il controller Xbox. Come anticipato Milestone ha prestato maggiore cura anche nell’editor dei piloti con una generosa presenza di accessori e opzioni per personalizzare la Moto. Il gioco si apre con la scelta della difficoltà, da Facile ad Estrema, le quali si differenziano per lunghezza della gara, difficoltà dell’IA e livello di aiuti alla guida, seguita dalla creazione del pilota che prevede la scelta di pochi dettagli come sesso, nome, nazionalità e tipo di volto. Al fine di guidare i giocatori a imparare a padronggiare la moto in pista viene proposto un tutorial iniziale, skippabile da chi invece vuole ritrovarsi nel menu principale, pronto a cimentarsi in una delle modalità disponibili, suddivise in carriera, veloci, nine season 2009, multiplayer e allenamento. Come detto Milestone ha dato un occhio di riguardo alla personalizzazione, offrendo al giocatore la possibilità di modificare pilota, caschi, numeri, team, adesivi per il pilota o la moto.
Qualora decidiate di cimentarvi nelle modalità veloci, noterete fin da subito la presenza di una quantità industriale di circuiti, suddivisi non solo per nazionalità ma anche annata, dalla Stagione 2002 alla 2009. Tra i tracciati vi sono Twin Ring Motegi in Giappone, Autodromo Internazionale del Mugello in Italia, Le mans in Francia, Silverstone in Gran Bretagna e molti altri. Anche la scelta dei piloti gioca bene le sue carte, suddividendoli in MotGp, Moto 2, Moto 3, MotoGP 800 4 Stroke, Moto GP 990 4 Stroke, Moto GP 500 2 Stroke e Season 2009, quest’ultima la più interessante visto che include Valentino Rossi e molte altre leggende del passato, ed è inutile dirvi che il numero di piloti è davvero generoso. Ovviamente non manca all’appello il multiplayer online oltre il locale, il quale permette di creare una lobby privata per invitare gli amici, unirsi ad una delle tante già esitenti oppure crearne una pubblica ed attendere l’ingresso degli avversari. Indipendentemente dalla modalità veloce che deciderete di giocare potrete personalizzarle secondo le votre esigenze, attraverso non solo aiuti in gara ma anche opzioni come la lunghezza della competizione, la difficoltà dell’IA, la posizione di partenza, l’uso o meno del rewind e così via dicendo.
Qualora siate nuovi con Moto GP ma proveniate da GRID, Forza Horizon e molti altri giochi, grazie alla funzione Rewind potrete riavvolgere il tempo, per ripetere una curva, sorpasso o comunque rimediare ad un errore commesso, riducendo la difficoltà e rendendo naturalmente l’esperienza irrealistica. Ad ogni modo l’IA non perdona, seppure sia modificabile per rendere il gameplay più fruibile da chi non conosce affondo le meccaniche e non sa settare o padroneggiare una Moto come si dovrebbe. A differenza del passato, dove l’IA dava maggiore spazio al giocatore per raggiungere il podio, in Moto GP 22 subirà decisamente modifiche a seconda della difficoltà, pur restando competitiva quel tanto che basta da non rendere il tutto troppo semplificato. L’uso degli aiuti alla guida in alcune condizioni porteranno il giocatore più a ritrovarsi svantaggiati, sopratutto in caso di auto frenata nelle curve. Graficamente parlando il titolo si comporta piuttosto bene in scenari e moto, meno invece per il volto dei piloti ed alcune animazioni. Moto GP è tornato e lo fa nel migliore dei modi, offrendo ai giocatori tutto l’occorrente per ore e ore di intrattenimento e competizione.
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