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Monster Hunter Stories 2: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Dopo Monster Hunter Rise, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Monster Hunter Stories 2, lanciato di recente anche su PS4/PS5 oltre che tempo fa su Nintendo Switch e PC. Sequel diretto del capitolo uscito nel 2017 su Nintendo 3DS, a distanza di 4 anni torna con una veste grafica migliorata e tante novità per la gioia degli appassionati. Stories arrivò sul mercato come uno spin-off per la serie, un GDR che nonostante si distaccava dal gioco originale riuscì a conquistare l’interesse sia dei veterani che nuovi giocatori.

Il gioco si apre con la creazione del personaggio, il quale eredita dal defunto nonno un cucciolo di Rathalos, un’avventura indipendente, la quale non richiede di aver giocato il precedente capitolo ai fini della trama. Monster Hunter Stories 2 non presenta collegamenti al passato da porvi di fronte degli interrogativi, qualora non abbiate giocato il titolo su 3DS, saranno gli stessi personaggi a svelarvi i retroscena mediante dialoghi e flashback. La libertà di esplorazione la fa da padrone, ogni qual volta raggiungerete una località vi ritroverete a portare a termine degli incarichi importanti quanto obbligatori per proseguire alla zona successiva.

Questa particolare meccanica, nonostante sia stata concepita per invogliare i giocatori ad esplorare, alla lunga potrebbe diventare monotona oltre che ripetitiva, dato che vi ritroverete a fare le stesse identiche cose per ogni nuova città HUB che visiterete. Certo, in ogni mappa vi scontrerete con mostri inediti e incontrerete nuovi personaggi, tuttavia la trama in un primo momento appare lenta a partire, ciò potrebbe annoiare i neofiti, fortunatamente ad avventura inoltrata il titolo si riprende e in meglio, ed è inutile dirvi che la longevità in Monster Hunter Stories 2 è davvero generosa, con le sue circa 40 ore di gioco.

Essendo che la Recensione è sulla versione Nintendo Switch non posso nascondervi la presenza di cutscene a 20fps circa, cosa che fortunatamente non si riflette sul gameplay, il quale appare fluido nonostante i limiti hardware della console rispetto la controparte PC. Nonostante non sia presente un fps bloccato, è facile avvertire di come gli scenari siano pesanti per la versione nintendiana del gioco, piccole critiche dovute ma che come detto non rovinano l’esperienza compelssiva. Le mappe che esplorerete sono enormi, dettagliate e ricche di colori, strutturate in modo da non dare mai l’impressione di trovarsi in ambienti vuoti, con mostri e personaggi che si comportano egregiamente nei combattimenti, il tutto corredato di un ottimo doppiaggio in lingua inglese e di una colonna sonora piacevole da ascoltare, con supporto naturalmente per i sottotitoli in italiano.

Sul fronte combattimento inizialmente Monster Hunter Stories 2 conferisce al giocatore la sensazione che sia un gioco piuttosto semplice, ma in realtà è più profondo di quanto si immagini. Dovrete scegliere il Monstie giusto nel corso dell’avventura, imparare a dosare attacchi ed abilità e capire quando è il momento di difendersi o ricorrere a consumabili e colpi speciali. Pur se la scelta del Monstie spetta a voi, esso agirà per conto suo in gioco, anche se potrete in qualsiasi momento impartirgli degli ordini. Come accade da sempre nella serie Monster Hunter, anche in Stories 2 dovrete scegliere con cura il tipo di arma da utilizzare, suddivise per taglio, perforazione e impatto. Nel corso della storia vi troverete ad affrontare mostri più temibili e minacciosi, i quali mutano comportamento durante il combattimento, attaccandovi in modo diversificato.

I mostri dispongono di molteplici parti che potrete distruggere o indebolire al fine di sconfiggerli, che si tratti di creature di piccole dimensioni o grandi dovrete prendere in considerazione diversi fattori, dalle debolezze elementali al tipo di arma e punto debole da colpire, uso di strumenti come trappole e bombe ed altri ostacoli, ciò rende i combattimenti dinamici e frenetici ma allo stesso tempo strategici e profondi. Se inizialmente avrete vita facile, col progredire della trama, sopratutto nelle fasi finali dell’avventura, vi troverete a lasciare che il vostro Monstie agisca per proprio conto, focalizzandovi sul nemico principale. A differenza di altri JPRG, le mappe pur essendo di grandi dimensioni non sono piene di nemici secondari con i quali scontrarvi, rendendo l’esplorazione frustrante, al fine di focalizzare la propria attenzione solo sul bersaglio principale, Capcom ha pensato ad un sistema che permette di concludere in poco tempo gli scontri.

Esplorando le mappe potrete imbattervi in materiali utili da raccogliere, missioni secondarie da completare ed altro ancora. Con ciò che avete ottenuto da una bestia uccisa o raccolto durante le esplorazioni potrete craftare armi, equipaggiamenti ed oggetti utili, decidendo se eludere i nemici visibili nelle mappe per raggiungere l’obiettivo o cimentarvi nello scontro con gli stessi. Alla morte del personaggio si perde un cuore e la salute viene rigenerata, una volta esauriti tutti i tentativi a disposizione tornerete alla città più vicina. Il punto forte del titolo risiede proprio nelle mappe, nella ramificazione delle varie località e libertà di esplorazione. Le regioni sono macro aree che collegano le varie parti della mappa, con tane per i mostri comuni e quelle dedicate ai mostri rari, completamente procedurali, randomiche e diversificate tra loro, similmente ai dungeon nei giochi di ruolo. Nelle grotte non troverete naturalmente solo mostri ma anche forzieri e materiali vari. Con i tappi di bottoglia recuperati dai forzieri potrete ottenere oggetti preziosi scambiandoli negli hub, equipaggiamenti e bonus come spazi extra aggiuntivi per la stalla.

A differenza dei dungeon principali che si concludono con un boss di fine livello, le tane sono facoltative, dunque spetterà a voi decidere se esplorarle per ottenere materiali, forzieri ed extra come delle uova, che una volta schiuse vi permetteranno di ampliare la vostra collezione di Monstie, suddivisi per colore e rarità. Ogni specie possiede almeno un’abilità unica, da utilizzare per raggiungere luoghi inaccessibili, nuotando, compiendo dei balzi, scalando delle superfici rocciose ed altro ancora, al fine di raggiungere la posizione di un forziere o collezionabile che normalmente non è possibile fare. Spetterà a voi decidere in che modo formare la vostra squadra di Monstie, scegliendoli in base al tipo di attacco ed utilità durante le fasi esplorative, con un limite di massimo sei mostri per volta. In ogni mappa troverete dei punti presso i quali salvare la partita, cambiare momento della giornata e spostarvi velocemente.

Tornerete spesso sui vostri passi per recuperare forzieri e collezionabili o semplicemente sconfiggere nemici eliminati in passato, portare a termini incarichi secondari e raccogliere risorse. Il sistema di progressione per i Monstie viene affidato a dei punti esperienza distribuiti sempre e comunque, indipendentemente se abbiano o meno partecipato agli scontri. Con un singolo combattimento potreste guadanare decine di livelli, a seconda del mostro sconfitto e delle azioni intraprese, ed è inutile dirvi che affidandovi alle missioni secondarie ed esplorazioni potrete livellare più velocemente, migliorando abilità e statistiche. A differenza dei classici Monster Hunter dove l’obiettivo è quello di eliminare mostri e fabbricare armi ed equipaggiamenti, in Stories 2 amerete la ricerca, cura ed utilizzo dei tanti Monstie presenti in gioco, sacrificabili con il Rituale sciamanico per ottenere dei bonus.

Ogni mostro presenta bonus passivi che incrementano salute, difesa e probabilità di infliggere ai nemici dei danni critici. La particolarità più interessante risiede nella possibilità di trasferire un gene tra i vari mostri, sbloccando bonus e potenziamenti.Anche se il Rituale sciamanico non è una novità per la serie, vede l’implementazione della possibilità di trasferire le abilità ai mostri, conferendo loro azioni normalmente non previste. I contenuti extra in Monster Hunter Stories 2 sono davvero numerosi, da missioni secondarie a collezionabili, nemici da sconfiggere, Monstie da ellevare e tanti segreti da scoprire. Non manca all’appello una solida componente multiplayer online, con un tutorial dettagliato che illustra tutto quello che c’è da sapere per giocare, sopratutto se non provenite dal precedente capitolo. Potrete competere o collaborare con altri giocatori, cimentandovi in duelli che vede lo schieramento di un massimo di 3 Monstie o unire le forze per sconfiggere le creature, purtroppo però non è accessibile fin da subito ma dovrete macinare un pò nella campagna principale.

Le missioni co-operative per qualche strano motivo non sono gratuite, dovrete spendere un certo numero di Tappi di bottiglia per permettere ad altri giocatori di partecipare mediante l’acquisto di biglietti, a seconda del costo della missione scelta varia anche il tipo di nemico e la rarità delle uova. Monster Hunter Stories 2 è tutto questo e molto di più, un gioco che prende ciò che era di buono nel precedente capitolo portandolo al livello successivo, con una generosa quantità di contenuti ed una longevità al di sopra della media, bello da vedere quanto divertente da giocare, una perla che merita un posto speciale nella vostra libreria giochi.

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