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Mega Man Battle e Fighters: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Una delle saghe videoludiche più amate di casa Capcom è senza ombra di dubbio Mega Man, la quale fin dall’epoca del NES è riuscito a conquistarsi una generosa fetta di videogiocatori, al punto che nel corso degli anni vennero sviluppati svariati titoli e serie legate al medesimo franchise, come Mega Man Zero, Mega Man X, Mega Man Legends e così via dicendo. In un epoca in cui le console portatili non avevano la spietata concorrenza degli smartphone e tablet, SNK lanciava sul mercato la sua NEOGEO Pocket Color, sulla quale sono stati distribuiti i principali capolavori delle controparti casalinghe ed alcuni titoli esclusivi. A distanza di molti e molti anni, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Mega Man Battle & Fighters, lanciato inizialmente su NeoGeo Pocket Color negli anni 90 e giunto di recente anche su Nintendo Switch, per via della sua portatilità, anche se personalmente avrei optato per lo smartphone, e presto capirete il perchè.

Parto prima di tutto dalla natura del titolo. Quando si pensa a Mega Man si ha nella mente il classico platform a scorrimento orizzontale, nel quale bisogna eliminare i nemici incontrati mediante l’uso di potenziamenti ed abilità varie, scontrandosi con il boss al termine di ciascun livello, dal quale si ottiene poi il potere associato, che permette per l’appunto a Mega Man non solo di mutare il colore dell’armatura ma anche di sfruttare l’abilità del Boss sconfitto a proprio vantaggio. Battle & Fighters è invece una sorta di picchiaduro o boss rush, dove non ci sono livelli da completare, una volta scelto il personaggio, tra cui Mega Man, Zero e altri, e il nemico da sconfiggere tratto dai principali capitoli della serie, bisogna affrontare scontri 1 vs 1 in stage provenienti per l’appunto dai vari giochi, quindi come avveniva al termine di ciascun livello, dopo aver oltrepassato la tradizionale saracinesca che separava il boss dal resto del livello.

La collection include sia Rockman Power Battle che Rockman Power Fighters , quest’ultimo il sequel del precedente, diversificati tra di loro in nemici e ambientazioni, ma entrambi legati dal medesimo gameplay di cui vi ho parlato poco fa. All’epoca il titolo ottenne un discreto successo, oggi rigiocarlo su Switch non rende, dato che non viene proposto in versione rimasterizzata, con una risoluzione maggiore ed altre migliorie, ma giocherete utilizzando una piccola parte dell’intero schermo della console, simulando o per meglio dire emulando il NeoGeo Pocket Color su Switch, il risultato non è dei migliori, senza contare la totale assenza del supporto della lingua inglese, il titolo nonostante il lancio in europa presenta la sola lingua giapponese per i testi, dunque porta chi non la conosce a cliccare a caso per giocare. Certo, il suo costo si attesta al di sotto delle 10 euro, ma escludendo il gameplay che all’epoca permetteva agli appassionati delle boss fight di giocare solo quelle, oggi i difetti menzionati lo rendono un titolo più per smartphone che nintendo switch.

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