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MASK’D – The Divine Children: Recensione

E’ trascorso diverso tempo dall’ultima volta che vi ho parlato di un Manga o Fumetto, ma di recente Star Comics ha commercializzato un’opera che ha destato il mio interesse, ed oggi voglio condividere con voi la Recensione di MASK’D The Divine Children.

Se seguite la scena fumettistica italiana, come sapete sono tante le opere che lasciano il segno, a dimostrazione di come in Italia via sia del talento, sia nel disegno che nella stesura di una storia, in grado di tenere gli amanti del cartaceo incollati al fumetto per l’intera durata del numero o romanzo, ed è quello che è successo a me con l’opera di cui vi parlerò oggi.

MASK’D The Divine Collection è disponibile su Amazon e fumetterie specializzate.

MASK’D – The Divine Children Recensione

Parto subito col farvi una panoramica generale della Sinossi attraverso la descrizione ufficiale:

Nell’antichità, gli Dei comunicavano con gli uomini attraverso delle maschere che racchiudevano parte del loro potere divino. Quando voltarono le spalle alla violenza dell’umanità e si rinchiusero in un’altra dimensione, nota come il Teatro del Sogno, le maschere rimasero sulla Terra.

Per secoli questi potentissimi artefatti sono stati custoditi in segreto da cinque famiglie che ne hanno sfruttato il potere. Quando la maschera del Dio Scimmia Sun Wukong viene rubata al clan russo dei Volkov, il turbolento figlio minore della casata, Nikolaj, insegue il ladro finendo per scontrarsi con l’uomo in un minuscolo minimarket cinese. Davanti agli occhi attoniti di Tian Chen, il figlio tredicenne del proprietario del negozio, si consuma una lotta assurda tra due sconosciuti mascherati.

In breve il minimarket è devastato, ma per Tian è solamente l’inizio dell’incubo: infatti, durante la colluttazione, la maschera – dopo secoli in cui aveva rifiutato ogni proprietario – si lega indissolubilmente proprio al ragazzino cinese. Tian è timido, imbranato e assolutamente impreparato a quello che lo aspetta, ma presto si ritroverà invischiato in una vicenda decisamente più grande di lui…

Un’introduzione le cui premesse sono tante, la quale desta l’interesse del lettore nello scoprire come gli autori dell’opera hanno raccontato la Storia. MASK’D ruota attorno a 3 personaggi, di cui uno di essi funge da elemento cardine dell’intera vicenda.

Nella prima parte del fumetto l’attenzione del lettore viene posta sia sul personaggio principale, il quale ha ottenuto un dono non voluto, ossia la maschera della scimmia, che un secondo dotato anche egli di poteri sovrannaturali, nonché proprietario della maschera a cui Tian Chen, il piccolo ragazzo cinese si è legato involontariamente.

Nikolaj dunque si troverà a proteggere il giovane ragazzo e fargli da mentore per portarlo a controllare i poteri di Sun Wukong. Se Tian Chen appare spaventato all’idea di rimanere unito alla maschera per l’intera vita, incerto e timoroso, lasciandosi domare dall’ira e perdendo il controllo come in Dragon Ball Z con Gohan, Nikolaj è più un tipo spavaldo, amante di se stesso, coraggioso e con la voglia di avere i riflettori puntati sulla sua persona.

A fumetto inoltrato subentra un terzo personaggio, una giovane ragazzina cresciuta con Nikolaj, dotata naturalmente anche ella di poteri dati dalla maschera a cui è legata, con un carattere coraggioso e la testa sulle spalle, intelligente e pronta a tutto per difendere ed allenare Sun Wukong. Posso quasi affermare che la Storia prende piede proprio dalla metà circa dell’opera, dove il trio dovrà fronteggiare una malvagia organizzazione intenzionata a impossessarsi delle maschere.

MASK’D è un’opera divertente, in grado di strapparvi un sorriso e grosse risate, con riferimenti a videogiochi, film ed altre opere, battute mai scontate e banali, in grado di conquistare la vostra attenzione, lasciandovi incollati all’opera per l’intera durata, con il desiderio di avere subito il sequel, non essendo un’opera conclusiva. Da elogiare i disegni, sia dei fondali che dei protagonisti, le espressioni degli stessi e la caratterizzazione che conferisce diversificazione a ciascun membro del trio.

E come si conviene non poteva di certo mancare la presenza di battute durante lo scontro con i nemici, ricordando quella vista nel fumetto dell’Uomo Radioattivo nei Simpson, quando con un pugno spedisce il suo avversario verso il sole esclamando “E ora abbronzati”.

E quando pensavo che MAKS’D fosse la perfezione fatta fumetto, mi è caduto un mito di fronte ad una scena che non ho gradito, portandomi a chiedermi il perchè gli autori abbiano deciso di seguire la corrente del momento, rovinando a mio parere una delle poche opere fumettistiche che mi hanno tenuto incollato per l’intera durata.

Naturalmente per evitarvi lo spoiler non menzionerò nulla in merito alla stessa. Nel complesso MASK’D mi ha divertito, intrattenuto, con una trama convincente, personaggi carismatici e disegni che ho decisamente apprezzato, nell’attesa di mettere le mani sul sequel, se siete alla ricerca di un fumetto unico nel suo genere vi consiglio di dargli una letta.

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