Make Way, il secondo titolo del talentuoso studio britannico Ice Beam, si presenta come una brillante rivisitazione dei classici arcade racer con visuale dall’alto, portando in scena un’idea tanto semplice quanto geniale: la pista di gara viene costruita dai giocatori stessi, pezzo dopo pezzo, durante la corsa. Questo approccio rivoluzionario aggiunge un livello di imprevedibilità e strategia che rende ogni partita unica, avvincente e, soprattutto, incredibilmente divertente.
Il cuore pulsante di Make Way è la sua meccanica di gameplay, che alterna due fasi ben distinte ma perfettamente integrate: costruzione e corsa. All’inizio di ogni partita, i giocatori si ritrovano su una semplice piattaforma fluttuante, l’unico punto di partenza della futura pista. Da qui inizia il processo di costruzione, dove ogni partecipante è chiamato a scegliere, tra una selezione casuale di pezzi, quale segmento di pista aggiungere. I pezzi disponibili variano da semplici rettilinei e curve a strutture più complesse come loop, piattaforme mobili, salti vertiginosi e ostacoli insidiosi. La selezione è competitiva e avviene in tempo reale: i giocatori devono agire in fretta per assicurarsi il pezzo migliore prima che venga scelto da qualcun altro. Questo crea fin da subito una tensione strategica, poiché non è raro trovarsi a dover optare per una scelta secondaria quando l’opzione più interessante viene sottratta all’ultimo secondo.
Una volta selezionati i pezzi, arriva il momento di posizionarli. L’assemblaggio avviene in modo rapido e intuitivo: ogni segmento si aggancia facilmente alla parte finale della pista esistente con un soddisfacente “pop” sonoro, ma è necessario muoversi rapidamente per non perdere il proprio turno. C’è anche una leggera componente di logistica, poiché a volte è necessario ruotare o riposizionare il pezzo per farlo combaciare perfettamente con la struttura già esistente. Il tutto è reso ancora più interessante dal limite di tempo imposto per ogni fase di costruzione, che evita rallentamenti e mantiene alto il ritmo di gioco.
Terminata la costruzione, è il momento di scendere in pista. La fase di gara di Make Way è tanto frenetica quanto imprevedibile. Il sistema di guida è volutamente arcade, con controlli semplici ma una fisica esagerata che rende ogni curva un potenziale pericolo. I veicoli sono estremamente sensibili: basta un piccolo errore di calcolo o una curva presa troppo velocemente per volare fuori dalla pista. Le collisioni con gli ostacoli sono spesso devastanti, e la minima distrazione può significare la sconfitta. Tuttavia, il gioco riesce a mantenere l’equilibrio tra sfida e divertimento, offrendo un’esperienza accessibile ma mai banale.
La tensione è ulteriormente amplificata dalla meccanica della telecamera: segue il giocatore in testa e chiunque esca dallo schermo viene automaticamente eliminato. Questo sistema spinge tutti i partecipanti a mantenere un ritmo elevato, evitando soste strategiche o momenti di esitazione. La pressione di rimanere nel campo visivo e la voglia di stare sempre davanti rendono ogni gara un’esperienza adrenalinica e carica di tensione.
Un altro elemento che arricchisce il gameplay è l’ampia varietà di power-up. Dalle bobine Tesla che possono fulminare gli avversari ai martelli giganti pronti a schiacciare le auto più sfortunate, ogni oggetto raccolto sulla pista può ribaltare le sorti della gara. Il bello è che questi strumenti non sono solo armi di distruzione, ma anche elementi strategici per controllare il ritmo del gioco. Saperli usare al momento giusto può fare la differenza tra la vittoria e l’eliminazione.
Ciò che rende Make Way particolarmente affascinante è l’evoluzione costante della pista. Ogni nuova sezione costruita aggiunge complessità e insidie al tracciato esistente. Le corse diventano progressivamente più complesse, con ostacoli che si accumulano e trappole che rendono il percorso un vero campo di battaglia su quattro ruote.
Il sistema di punteggio è un’altra scelta di design intelligente. Ogni volta che un giocatore raggiunge un checkpoint per primo, guadagna punti che, alla fine della partita, determinano il vincitore assoluto. I checkpoint stessi diventano nuovi punti di respawn per i giocatori eliminati, mantenendo la partita sempre viva e garantendo a tutti la possibilità di rientrare in gara. Questo sistema mantiene alta l’attenzione e garantisce che nessuno resti escluso troppo a lungo.
Un aspetto interessante di Make Way è il senso di progressione. Accumulare punti consente di sbloccare nuovi pezzi di pista, nuove modalità e skin personalizzabili per i veicoli. Questo invoglia i giocatori a continuare a giocare, esplorando le diverse combinazioni e strategie possibili. Il design estetico del gioco è volutamente leggero e giocoso, con un look che ricorda una scatola di giocattoli colorata. Questo stile visivo, unito a un comparto sonoro allegro e coinvolgente, crea un’atmosfera ideale per un party game spensierato e adatto a ogni tipo di pubblico.
Naturalmente, ci sono alcune piccole ombre. Il sistema di matchmaking online può presentare qualche difficoltà, e l’assenza di avversari controllati dall’IA rende le partite meno coinvolgenti se uno o più giocatori si disconnettono. Inoltre, la mancanza di opzioni di accessibilità dedicate potrebbe limitare l’esperienza per alcuni utenti. Tuttavia, questi difetti non intaccano in modo significativo l’esperienza complessiva, soprattutto se il gioco viene affrontato con un gruppo di amici.
Make Way è un titolo brillante che riesce a innovare il genere dei racing game con una formula semplice ma efficace. La combinazione di costruzione strategica e corse frenetiche crea un ciclo di gioco incredibilmente soddisfacente, ideale per chi cerca un’esperienza multiplayer originale e divertente. Se ami i giochi in cui la creatività si fonde con la competizione e vuoi arricchire le tue serate di gioco con un titolo fuori dagli schemi, Make Way merita assolutamente un posto nella tua libreria.
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