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Lost Judgement: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

A distanza di due anni dal lancio di Judgement, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Lost Judgement, sequel della nuova IP del team Ryu ga Gotoku Studio, autori della longeva serie di Yakuza, disponibile in esclusiva Xbox One/Series e PS4/PS5. Pur trattandosi di un seguito, Lost Judgement non riprende la storia del precedente, nonostante la presenza di chiari riferimenti allo stesso, come personaggi conosciuti in passato e casi risolti, dunque è giocabile sia dai vecchi che nuovi giocatori anche se è consigliato aver completato il precedente capitolo seppur non sia obbligatorio. Lost Judgement vi porta a Kamurocho, che avrete sicuramente imparato a conoscere ed amare se provenite dai vecchi titoli della serie Yakuza, nella quale il protagonista si ritroverà a risolvere nuovi casi.

Come per il prequel vi è un caso principale da risolvere ed una lunga serie di mini casi per estendere notevolmente la longevità, ai quali si aggiungono minigiochi di ogni sorta, alcuni inediti altri invece già visti ed apprezzati. Certo, Lost Judgement non è un sequel in cui il team si è limitato ad aggiungere solo una nuova storia e ambientazione, ma una serie di migliorie e novità non indifferenti al Gameplay. Mentre Yakuza ha abbracciato un sistema di combattimento a turni, Lost Judgement offre il tempo reale presente in tutti i capitoli di Yakuza ad eccezione dell’ultimo, dato che Ryu ga Gotoku Studio ha più volte ribadito di voler separare i due franchise, differenziandoli in questo modo. Il sistema di combattimento in Lost Judgment è reattivo, dinamico, coinvolgente, veloce e divertente, le mosse a disposizione per il protagonista sono davvero numerose, potrete utilizzare gli oggetti di scena, i quick time event, prese ed altre combo per infliggere danni agli avversari.

Sconfiggendo i nemici otterrete punti da utilizzare per sbloccare tecniche suddivise in abilità, tigre, gru e serpente, con l’aggiunta delle speciali, quest’ultime pensate per incrementare la fortuna, ridurre l’allerta ed altre agevolazioni non solo in combattimento ma anche durante le fasi esplorative o indagini, oltre le statistiche per potenziare salute e forza. Le tecniche da sbloccare sono davvero numerose e per ciascuna di essa vi sono differenti livelli da raggiungere, i quali oltre ad offrire maggiore efficacia necessitano di più punti per lo sblocco. Le abilità possono essere consultate e sbloccate in qualsiasi momento tramite l’app tecniche dello smartphone. Ebbene si, nel sequel torna lo smartphone che è possibile richiamare in qualsiasi momento per consultare obiettivi, inventario, dossier dei personaggi, utilizzare la camera per selfie o foto panoramiche, richiamare il taxi, leggere i messaggi, ricorrere ai gadget, salvare i progressi, modificare le impostazioni ed altro ancora.Il Gameplay si suddivide in esplorazione, combattimento ed indagine, nel primo caso è possibile aggirarsi liberamente per la città a piedi, con lo skateboard o mediante i taxi per il viaggio rapido, raccogliendo oggetti e consumabili vari e interagendo con l’ambiente.

Sia mentre ci si aggira per la città che durante le indagini è inevitabile imbattersi in combattimenti, dai quali non è possibile fuggire, avvenendo all’interno di un’area limitata, dove è possibile utilizzare gli oggetti di scena per infliggere maggiori danni oltre che la lunga serie di tecniche sbloccate. I casi vengono suddivisi in prima e terza persona, in alcuni momenti dovrete analizzare l’ambiente in cerca di indizi utili sul da farsi, in altri invece spostarvi con cautela senza essere scoperti, pedinando un bersaglio, origliando le conversazioni ed utilizzando le risposte più appropriate. Lost Judgement ha tutto ciò che occorre per intrattenere il giocatore, tra cui una serie minigiochi tipici del team, dai vecchi cabinati arcade ad altri passatempi per distogliere l’attenzione dalla trama principale, rilassarsi e divertirsi tra un combattimento ed un indagine. Nel caso ve lo stiate chiedendo, Lost Judgement è ricco di dialoghi, con la possibilità di scegliere il doppiaggio in inglese o giapponese ma supportato dai sottotitoli italiani, dialoghi che è possibile saltare in qualsiasi momento, lo stesso avviene per le cutscene, azione naturalmente sconsigliata per non perdersi informazioni cruciali legate alla trama.

La longevità del titolo è estremamente generosa, tenendo presente la mole di minigiochi ed attività secondarie oltre che collezionabili e sbloccabili. Spetterà a voi decidere se dedicarvi solo alla storia principale o esplorare la cittadina in cerca di qualche passatempo. Non manca naturalmente all’appello la possibilità di accumulare del denaro da spendere nei negozi per l’acquisto di oggetti utili per ripristinare la salute e non solo, collezionabili vari e gadget, oltre che pagarvi un taxi per spostarvi da una zona all’altra. Tra i gadget a disposizione vi è un drone per sorvolare i cieli della città in cerca di indizi. 184 le tecniche da sbloccare, 42 i casi secondari da completare ed una valanga di missioni commerciali, cittadine e di altra natura. A tutto questo poi si aggiungono sfide per ottenere punti esperienza legate a skater, combattimento, esplorazione ed altro ancora. Insomma, con Lost Judgement è impossibile annoiarvi, la varietà offerta dal titolo è da elogiare, trascorrerete molto tempo a spulciare ogni angolo di Kamurocho per scoprire cosa ha da offrire.

Sul fronte grafico il titolo presenta notevoli migliorie, nonostante già in Judgement modelli e animazioni erano di tutto rispetto, lo stesso vale per il comparto tecnico che bilanca alla perfezione risoluzione e frame rate, permettendo di avere un’esperienza di gioco fluida e visivamente appagante.Inutile dire che la colonna sonora e il doppiaggio ricoprono un ruolo chiave, con una eccelsa caratterizzazione dei protagonisti, merito di una recitazione da primati. Lost Judgement è un capolavoro sotto ogni punto di vista, un gioco che ha molto da offrire e che permette a tutti di giungere ai titoli di coda, grazie alla possibilità di scegliere la difficoltà appropriata al proprio stile, tra cui quella legata alla Storia, che come da nome permette di godersi al meglio la trama evitando la frustrazione di ripetere più volte il combattimento contro un boss.

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