La saga di Like a Dragon (precedentemente conosciuta come Yakuza) ha sempre saputo reinventarsi, sorprendendo i giocatori con nuove ambientazioni e meccaniche senza mai perdere la propria identità. Con Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii, il team di Ryu Ga Gotoku Studio compie un ulteriore passo avanti, trasportando i giocatori in un’ambientazione tanto inaspettata quanto affascinante. Questo capitolo ci porta infatti nelle assolate strade di Honolulu, in un universo alternativo in cui il protagonista, Goro Majima, assume il ruolo di un moderno pirata, costretto a navigare tra guerre tra clan, rivalità epiche e situazioni assolutamente sopra le righe.
Se da un lato l’aspetto narrativo mantiene l’impronta cinematografica e drammatica della serie, il vero punto di forza del gioco risiede nel gameplay, che introduce una serie di novità capaci di rivoluzionare l’esperienza del giocatore. Pur rimanendo ancorato alle meccaniche classiche di combattimento, esplorazione e attività secondarie, il titolo espande significativamente le possibilità offerte al giocatore, introducendo elementi di battaglie navali, combattimenti con armi da fuoco e una gestione più profonda dell’equipaggio.

Il cuore del gioco rimane il combat system, da sempre uno degli elementi distintivi della serie. Anche in questo capitolo, gli scontri si svolgono in tempo reale, con la possibilità di concatenare combo spettacolari, schivare attacchi e sfruttare l’ambiente circostante per colpire i nemici. Tuttavia, la grande innovazione di questo capitolo è lo stile di combattimento “Sea Dog”, che consente di alternare attacchi corpo a corpo con l’uso di sciabole, coltelli e pistole, rendendo gli scontri più dinamici e imprevedibili.
Le armi da fuoco giocano un ruolo molto più importante rispetto ai titoli precedenti, grazie a un sistema che permette di ricaricare, cambiare tipologia di munizioni e persino eseguire colpi critici mirati. La varietà delle armi è sorprendente: si passa da semplici pistole a tamburo fino a moschetti a lunga gittata, fucili a canne mozze e perfino rudimentali lanciagranate. Ogni arma ha caratteristiche uniche e può essere potenziata con modifiche speciali, rendendo la gestione dell’arsenale un aspetto strategico da non sottovalutare.

La IA nemica è stata migliorata rispetto ai capitoli precedenti, con avversari che ora sfruttano tattiche di gruppo, si coprono dietro gli ostacoli e cercano di disarmare il protagonista. Gli scontri con i boss, da sempre un punto forte della serie, sono ancora più spettacolari e introducono meccaniche ambientali che obbligano il giocatore a sfruttare lo scenario a proprio vantaggio.
Uno degli aspetti più innovativi di Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii è l’introduzione delle battaglie navali, che offrono un’esperienza completamente nuova per il franchise. Durante la campagna, il giocatore avrà la possibilità di navigare nei mari attorno a Honolulu, affrontando navi nemiche, mercenari e bande rivali in scontri che combinano azione, strategia e gestione delle risorse.

Il sistema di combattimento navale si basa su tre elementi principali: posizionamento, gestione dei cannoni e arrembaggio. Il giocatore deve manovrare la propria nave per evitare gli attacchi avversari e posizionarsi in modo da poter sfruttare al meglio il proprio armamento. I cannoni possono essere caricati con diversi tipi di munizioni, ognuna con effetti specifici, dalle palle incendiarie, capaci di appiccare fuochi sul ponte nemico, alle munizioni a grappolo, ideali per colpire gli equipaggi avversari.
L’arrembaggio è un altro elemento chiave del gameplay navale: una volta che la nave nemica è sufficientemente indebolita, il giocatore può lanciare un assalto, trasformando la battaglia in un combattimento corpo a corpo dove la velocità e la strategia fanno la differenza. Durante queste fasi, è possibile eseguire mosse finali spettacolari, lanciare nemici in mare o utilizzare oggetti dell’ambiente per ottenere un vantaggio tattico.

Al di fuori delle battaglie, Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii offre un mondo aperto estremamente ricco di attività. La città di Honolulu è riprodotta con grande cura e pullula di dettagli, NPC unici e situazioni assurde che rendono l’esplorazione un piacere continuo. Le attività secondarie includono alcuni dei minigiochi più divertenti della serie. Oltre ai classici karaoke, mahjong e cabaret, il gioco introduce nuove opzioni legate al tema piratesco, come la caccia al tesoro, dove il giocatore deve decifrare mappe e risolvere enigmi, e il duello tra filibustieri, una modalità PvP in cui è possibile sfidare altri pirati in combattimenti all’ultimo sangue.
Un’altra attività molto apprezzata è il Dragon Kart, un’espansione del minigioco di corse introdotto in Like a Dragon, che qui assume un tono ancora più folle grazie alla possibilità di potenziare i veicoli con armi improvvisate e percorrere circuiti pieni di scorciatoie segrete e ostacoli imprevedibili. Dal punto di vista narrativo, il gioco riesce a mantenere l’equilibrio tra dramma e comicità, caratteristica distintiva del franchise. Goro Majima è un protagonista carismatico che riesce a conquistare il giocatore con il suo stile sopra le righe, mentre il cast di personaggi secondari è altrettanto ben caratterizzato, con storie e motivazioni credibili.

Graficamente, il gioco è un passo avanti rispetto ai capitoli precedenti, con modelli dei personaggi estremamente dettagliati, animazioni fluide e un’illuminazione dinamica che rende l’ambientazione viva e vibrante. Gli effetti speciali durante le battaglie, sia a terra che in mare, sono spettacolari, anche se in alcuni momenti si possono notare calo di frame rate e piccoli bug visivi, che probabilmente verranno corretti con aggiornamenti futuri.
Like a Dragon: Pirate Yakuza in Hawaii è un esperimento riuscito che riesce a innovare senza tradire le radici della serie. Le nuove meccaniche, in particolare il combattimento con armi da fuoco e le battaglie navali, aggiungono freschezza al gameplay e garantiscono un’esperienza variegata e mai noiosa. Nonostante qualche piccolo difetto tecnico e alcune sezioni meno ispirate, il gioco rappresenta un capitolo memorabile e imperdibile, capace di regalare ore di divertimento tanto ai fan storici quanto ai nuovi giocatori.

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