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Legend of Mana: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Una delle serie videoludiche più antiche è senza ombra di dubbio la saga di Mana, la quale nel corso degli anni ha visto numerosi titoli, alcuni legati tra di loro altri meno. Di recente Square Enix ha riportato alla luce un gioco il cui debutto risale alla fine degli anni 90 su PlayStation, quest’oggi dunque voglio condividere con voi la Recensione di Legend of Mana.

Legend of Mana non arrivò mai da noi, almeno fino ad oggi, seguito non diretto di Trials of Mana. Solitamente in un gioco di ruolo si segue un filone narrativo unico, con possibili sbocchi verso finali multipli a seconda delle decisioni prese nel corso dell’avventura, questa volta invece vi troverete di fronte a tre archi narrativi composti da decine di quest secondarie, le quali vi permetteranno di approfondire al meglio la trama.

Il gioco è ben lontano da condurre per mano i giocatori verso i titoli di coda, avrete massima libertà di decidere dove andare e cosa fare, la mancanza di indicazioni chiare vi porterà il più delle volte a girare a vuoto in cerca della prossima missione, decisione probabilmente presa per spronare il giocatore ad esplorare e alimentare la curiosità nello scoprire cosa si cela dietro ogni angolo. Legend of Mana è ben diverso dagli altri capitoli della saga, dimenticatevi le oltre 50 ore di gioco per portare a termine la storia, il titolo punta sulla Nuova Partita +, con una run che si aggira sulle venti o trenta ore in base al vostro tipo di Gameplay.

Solitamente nei giochi di ruolo di questa tipologia vi trovate di fronte un sistema di combattimento basato sul turni, questa volta invece potrete cimentarvi negli scontri in tempo reale. Nella prima parte della storia trascorrerete del tempo ad evolvere le statistiche del vostro personaggio, a seconda del tipo di arma in uso. La difficoltà viene calibrata in modo autonomo in base alla distanza dalla città, la quale funge da hub per l’intera avventura. I nemici aumenteranno forza, agilità ed altre statistiche in modo graduale, come ogni GDR dunque sarete portati a livellare e migliorarvi per andare oltre.

A rendere interessante il Gameplay vi è la ricerca e schiusa delle uova, al fine di ottenere delle creature da schierare in battaglia al vostro fianco. Torna il sistema in sile Tamagotchi visto nella controparte originale giapponese, il cui nome è Ring Ring Land. Legend of Mana non è solo questo ma anche giardinaggio ed altre attività, potrete far crescere diversi tipi di frutta e verdura, migliorare armi e armature, cimentarvi in missioni secondarie per ricevere laute ricompense. Certo, non manca all’appello il backtracking, il quale vi porterà ad esplorare zone già viste in passato, tuttavia contrariamente a quanto accade in altri titoli, il team di sviluppo ha deciso di non abusare di questa meccanica.

Da elogiare la presenza del quick save, vale a dire la possibilità di salvare i progressi in qualsiasi momento, oltre naturalmente poter contare sull’autosalvataggio, entrambi consentono dunque di riprendere la partita dall’ultimo punto raggiunto in caso di sconfitta. Legend of Mana è uno di quei pochi titoli invecchiato alla grande, ciò è reso possibile sopratutto grazie agli accorgimenti e notevoli miglioramenti apportati, dagli sfondi pre-renderizzati e disegnati a mano, alla cura delle animazioni, dando la sensazione di trovarsi in dipinti in movimento.

I giocatori che provengono dal capitolo originale troveranno di proprio gradimento la scelta se affidarsi alla colonna sonora originale o rimasterizzata per l’occasione. E se il comparto grafico è bello da vedere, lo stesso vale per l’interfaccia ridisegnata, allo scopo di soddisfare le esigenze dei giocatori moderni, pur rimanendo in parte fedele al titolo originale. Legend of Mana è bello da vedere quanto divertente da giocare, un ritorno al passato che non guasta in un periodo in cui si ricercano novità piuttosto che fare leva sulla nostalgia.

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