Era il lontano 2003 quando PSX o PS1 conquistava il mercato videoludico con i 32 Bit, in un’epoca in cui lo Snes la faceva da padrone con le sue cartucce, un periodo durante il quale la prima arrivata di Sony doveva fronteggiare Microsoft con Xbox. Nel corso degli anni abbiamo assistito al lancio di numerosi platform, alcuni riproposti su console successive, altri invece abbandonati nel tempo. Dopo l’uscita su Nintendo Wii con una sorta di rimasterizzazione, il titolo di cui voglio parlarvi oggi non solo è tornato su tutte le piattaforme attuali, ma anche in una versione migliorata ulteriormente, la quale include entrambi i capitoli della serie, a seguire dunque la Recensione di Klonoa Phantasy Reverie Series, che per la prima volta offre la possibilità di giocare Klonoa 2, uscito fino ad oggi solo su PS2 e mai riproposto. Klonoa Phantasy Reverie Series si apre con la scelta dei titoli, escludendo purtroppo Klonoa Beach Volleyball.
Ogni gioco della serie è stato rimasterizzato, con un comparto grafico notevolemente migliorato, sopratutto per il primo capitolo, considerando che il secondo fu realizzato con un stile cel-shading, il quale si distaccava dal classico 3D del precedente. Certo, l’aumento della risoluzione delle texture è visibile anche nel sequel, mediante fondali, nemici ed altri elementi resi più a fuoco, nitidi e dettagliati. Purtroppo però il comparto audio e le meccaniche restano invariate, portandosi dietro di sè tutti i difetti dell’epoca, da un doppiaggio per il primo capitolo che risulta quasi incomprensibile, a tempi di risposta discutibili, causando inevitabilmente cadute nel vuoto durante un salto, dopotutto la vera difficoltà di Klonoa all’epoca era proprio questo. Restando sempre su tale scia, la collection include la possibilità di selezionare il livello di difficoltà, da Facile a Normale, la prima pensata per i neofiti, con un numero di cuori maggiore, meno danni subiti e vite infinite.
Una delle novità in termini di gameplay risiede nella possibilità di velocizzare i dialoghi e cutscene o skipparle completamente per cimentarsi fin da subito nell’azione. Per coloro che non lo conoscono, di conseguenza non lo hanno mai giocato, in Klonoa vestite i panni di un viaggiatore dei sogni, il quale nel primo capitolo si troverà a salvare il regno lunare da un oscuro signore, il cui intento è quello di distruggere il mondo. In Klonoa 2 invece l’eroe dovrà affrontare un nuovo, pericoloso e misterioso nemico, in ambientazioni inedite con meccaniche migliorate. La mappa statica del primo capitolo che permette la selezione dei livelli viene sostituita da una sorta di tabellone dove è possibile spostarsi di casella in casella, raggiungendo non solo gli scenari ma anche luoghi con cui parlare con degli NPC ai fini della trama. Klonoa è un platform che fonde il 2D con il 3D, pur essendo a scorrimento orizzontale, ricco di insidie e pronto a mettere alla prova la vostra pazienza, sopratutto con i boss.
Certo, non dovrete affrontare un boss ad ogni livello ma quelli presenti sono stati studiati per evitarvi scontri ripetitivi, con meccaniche diversificate. In termini di longevità il primo capitolo lo si completa in circa 5 ore, mentre per il secondo avrete bisogno di qualche ora in più, tempo che naturalmente varia a seconda dello stile di gioco, se il vostro intento è raggiungere i titoli di coda oppure raccogliere ogni collezionabile presente nei livelli, alcuni ben nascosti altri invece che richiederanno la vostra abilità. Klonoa è tornato con una collection da non lasciarsi sfuggire, l’occasione per scoprire o riscoprire uno dei platform che all’epoca riuscì a conquistarsi buona parte dei giocatori amanti del genere.
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