Dopo Il Tempio Maledetto e L’ultima crociata, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, l’ultimo Film della serie, non in senso figurativo si intende, dato che il prossimo anno arriverà un nuovo episodio, il quale giunge sul grande schermo a distanza di molti anni dalla conclusione della trilogia. Quando si decide di riesumare una saga piuttosto vecchia, c’è sempre il rischio di imbattersi in un flop, specie se questa viene rielaborata con un nuovo cast, una sorta di reboot o remake per intenderci, fortunatamente il regno del teschio di cristallo non solo ripropone lo stesso Indiana Jones dell’epoca, ma da anche giustizia ad una delle saghe cinematografiche più amate e con la quale molti sono cresciuti. Ambientato nel lontano 1957, il quarto film vede un Jones più anziano, dopotutto sono pur sempre trascorsi molti anni dall’ultimo capitolo, il quale si troverà a fronteggiare agenti dell’Unione Sovietica, guidati da Irina Spalko, alla ricerca del teschio di cristallo. Nel corso della sua disavventura verrà accompagnato dal suo grande amore Marion Ravenwood e dal duo John Hurt e Jim Broadbent.
Una piccola curiosità sul Film risiede nel fatto che il teschio di cristallo pur essendo il ritorno di Indiana tramite una nuova pellicola, questa inizialmente era prevista in quegli anni, il progetto venne però accantonato a causa di divergenze tra Spielberg e Ford nei confronti di George Lucas. Come la trilogia originale, anche questo quarto capitolo è stato girato tramite l’uso di effetti speciali in computer grafica e naturalmente l’entrata in scena degli stuntmen. Il teschio di cristallo porta lo spettatore nel Nuovo Messico, alle Hawaii, nella città degli angeli ed ovviamente New Haven e Fresno. La produzione del Film rimase nel mistero più totale, fino a quando qualcuno non venne arrestato per il furto di un computer, dove al suo interno risiedeva la sceneggiatura. I registi e lo stesso Ford si accertarono che nulla trapelasse in rete, per dare agli spettatori e fan della saga, una gradita sorpresa sul ritorno del celebre avventuriero, che oggi affiancheremmo a Lara Croft e Nathan Drake. Ad ogni modo come anticipato, il teschio di cristallo è un ritorno alle origini per Indiana Jones, certo, una nuova avventura che vede un Indiana oramai invecchiato ma con tanta esperienza alle spalle, ma un omaggio alla trilogia tanto amata, dopotutto l’intento dei registi era proprio quello di far respirare ad un pubblico giovanile le stesse emozioni, sensazioni e atmosfere dell’epoca, ma in chiave moderna.
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo porta il più grande avventuriero del cinema di nuovo sul set per una nuova e pericolosa avventura, e questa volta non potrà contare sulla collaborazione del padre, ma metterà la sua esperienza al servizio dei nuovi arrivati, intenti a proseguire ciò che Indiana iniziò in quegli anni, amanti dell’avventura quanto pronti a sfidare i pericoli che si annidano dietro l’angolo. Nonostante siano assenti i compagni di disavventura di Indiana, il Film non perde il suo umorismo oltre che azione a volontà da intrattenere ed emozionare gli amanti del genere. Indiana Jones iniziò come una saga d’avventura ma con la giusta dose di umorismo, per poi sfociare in qualcosa di più tetro e oscuro, il che non piacque al pubblico, al punto che i registi tornarono sui loro passi, e il teschio di cristallo riprende gli eventi da dove sono rimasti e li narra allo stesso modo della trilogia originale, con la tecnologia attuale si intende, ma pur sempre un nuovo inizio per l’avventuriero, non ancora disposto ad appendere frusta e cappello al chiodo.
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