Dopo Miti del Regno d’Oriente e Una nuova divinità, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Immortals Fenyx Rising: Gli Dei Perduti, l’ultima espansione del gioco firmato Ubisoft.
Se in Miti d’Oriente vestivate i panni di un nuovo personaggio in un’ambientazione inedita e in Una nuova divinità nuovamente le vesti di Fenyx sul Monte Olimpo, questa volta invece l’attenzione passerà su un personaggio differente, il quale verrà guidato nel corso dell’avventura sia da Fenyx che Athena, dei che supervisioneranno la nuova eroina dal Monte Olimpo.
La nuova mini avventura viene presentata ai giocatori con visuale isometrica, questo perchè Fenyx trovandosi sul Monte Olimpo ha una visione dall’alto di ciò che accade sulla Terra. In Gli Dei Perduti vestirete i panni di una fanciulla ignota ma devota agli dei, la quale dovrà portare a termine degli incarichi per ritrovare gli dei perduti e convincerli a tornare sull’Olimpo, da dove Zeus li ha scacciati a seguito di una lite.
Quest’ultima espansione è ambientata in una nuova isola riemersa dalle acque per opera di Poseideone, la quale è frastagliata e suddivisa a sua volta in piccole isole, ognuna dedicata ad una differente divinità. Non essendo Fenyx, la nuova arrivata non dispone delle sue abilità, nonostante sia in grado di sconfiggere i nemici in combattimenti frenetici, come visto nel gioco base, non è dotata di ali, non può fare il doppio salto, non è in grado di correre, molte delle suddette azioni verranno sbloccate nel corso dell’avventura, come dono degli dei.
Esplorando gli scenari vi imbatterete in altari presso i quali ottenere i favori di Fenyx ed Athena, potrete sconfiggere nemici visti in passato ma da una prospettiva differente, oltre naturalmente sbloccare nuove abilità e migliorare la protagonista o cambiare equipaggiamento. Immaginatevi un Diablo ambientato nell’universo di Immortals ed avrete all’incirca un’idea di cosa vi troverete di fronte se deciderete di giocare l’ultima espansione della trilogia, inclusa come sempre nel Season Pass o acquistabile separatamente.
Se in Miti d’Oriente il team di sviluppo ha voluto proporre una nuova ambientazione, rimanendo fedele alle meccaniche viste nell’avventura principale, e in Una Nuova Divinità focalizzare maggiormente l’attenzione del giocatore sugli enigmi, in Gli Dei Perduti vi ritroverete in un Gioco di ruolo isometrico, con i dovuti limiti dati dall’impossibilità di scrutare l’orizzonte. Persolamente ho trovato quest’ultima espansione decisamente più interessante della prima, nonostante la visuale dall’alto in questo caso ritengo che non sia idonea,sopratutto considerando che il giocatore è stato fin troppo abituato con gli splendidi scenari visti nel gioco base.
Ad ogni modo, contrariamente ai Miti d’Oriente e proprio come in Una Nuova Divinità, Gli Dei Perduti vi servirà per concludere le avventure di Fenyx, essendo un’espansione che prosegue gli eventi dalla fine della prima, dove Fenyx diventato oramai una divinità, lascerà il posto alla nuova arrivata, impartendo istruzioni dall’alto.
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