Gli eventi videoludici come la Summer Game Fest e l’ormai defunto E3 sono da sempre considerati i palcoscenici più ambiti per presentare i nuovi giochi al mondo. Ma dietro le luci accecanti dei trailer e le esibizioni delle grandi aziende, si nasconde una realtà meno glamour: i costi esorbitanti che gli sviluppatori devono sostenere per avere una presenza significativa.
Secondo un recente rapporto di Esquire, basato su indagini e testimonianze interne, ottenere un trailer di un minuto in uno di questi eventi può costare fino a un incredibile quarto di milione di dollari. Questo prezzo vertiginoso è solo l’inizio, con tariffe che salgono a $350.000 per 1,5 minuti, $450.000 per 2 minuti e $550.000 per 2,5 minuti durante la serata di apertura della Summer Game Fest.
“Questi spettacoli sono davvero dannatamente costosi”, ha commentato un insider intervistato da Esquire.
Ma non tutti i trailer sono soggetti a queste tariffe esorbitanti. Esistono le cosiddette “posizioni guadagnate editorialmente”, che vengono concesse gratuitamente e sono riservate ai grandi annunci delle aziende dominanti come Sony, Nintendo e Microsoft. In altre parole, i giochi più convenienti per la Summer Game Fest vengono scelti in base ai loro interessi, non necessariamente alla qualità o all’originalità del titolo.
Questa pratica di “paga per giocare” mette gli sviluppatori indipendenti in una posizione difficile. Le somme richieste sono spesso superiori all’intero budget di marketing di un gioco per gli studi più piccoli.
“Attualmente, i livelli di prezzo rendono la Summer Game Fest un obiettivo irraggiungibile per la maggior parte degli sviluppatori ed editori indipendenti”, ha affermato un professionista delle PR intervistato da Esquire.
Queste informazioni vengono confermate anche da Kotaku, che riporta i prezzi degli stand per coloro che vogliono avere una presenza fisica alla fiera. Un badge di partner di sviluppo commerciale, che garantisce l’accesso solo il 10 giugno, costa $500, mentre una piccola cabina per riunioni private può arrivare a costare fino a $50.000 per tre giorni.
Questa esclusività a un prezzo non solo limita l’accesso degli sviluppatori più piccoli agli eventi più importanti del settore, ma solleva anche domande sulla democratizzazione dell’industria videoludica. Con i grandi editori che dominano il palcoscenico e gli alti costi di partecipazione, potrebbe diventare sempre più difficile per le nuove voci emergere e trovare il loro posto nel mondo dei videogiochi.
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