A partire dalla fine dell’anno sarà disponibile Home Sweet Home Episode 2, sequel dell’horror ispirato a Silent Hill P.T, ed oggi voglio condividere con voi la Recensione.
Home Sweet Home Recensione
Dopo la cancellazione del progetto Silent Hill a cura di Hideo Kojima e Guillermo del Toro, sono molti gli sviluppatori che si sono cimentati nello sviluppo di giochi Horror con meccaniche simili, tra questi spicca Home Sweet Home, sviluppato da YGGDrazil Group Co.
Dopo il successo di Outlast, Resident Evil 7 ed altri horror degni di nota, qualcuno ha pensato bene di sfruttare la cultura tailandese, proponendo le terrificanti leggende metropolitane in realtà virtuale, offrendo ai giocatori la possibilità di giocare l’avventura in prima persona anche con visori come Oculus Rift S e Playstation VR.
Nel gioco vestite i panni di Tim, il quale si risveglia in un luogo sconosciuto, una dimora misteriosa quanto macabra, dove gli ambienti mutano di continuo con porte che scompaiono, oggetti che cadono inaspettatamente e una mostruosa fanciulla che vi darà la caccia con il suo taglierino.
Come ogni Survival Horror che si rispetti non avrete a disposizione alcuna arma per fronteggiare la minaccia, dovrete fuggire e nascondervi fino a quando non si sarà allontanata da voi.
Tim dovrà esplorare la sua dimora, totalmente cambiata da come la ricordava, aggirandosi per la stessa in cerca del note scritte dalla moglie scomparsa.
Il gioco fonde meccaniche stealth, dove dovrete attraversare le zone senza essere scoperti dall’entità, a momenti nei quali vi ritroverete a risolvere degli enigmi, i quali spaziano dal ritrovamento delle combinazioni per le casseforti all’apertura di porte specifiche.
Nel corso dell’avventura non avrete solo a che fare con delle mostruose entità, ma potrete anche ottenere informazioni su di loro, raccogliendo ed analizzando dei documenti.
Un Horror non è tale senza la presenza di jump scare, pronti a farvi sobbalzare dalla sedia, collocati strategicamente. In qualsiasi momento è possibile ricorrere alla torcia per illuminare gli ambienti, oltre a fare uno scatto in avanti per evitare di soccombere tra le mani di una fanciulla demoniaca.
A rendere la tensione più elevata possibile, vi è il comparto audio che ricopre un ruolo chiave, il quale vi fornirà indizi sulla possibile presenza di un nemico nelle vicinanze, come il rumore della lama del taglierino.
Home Sweet Home può essere portato a termine in 5 ore, ritrovandosi davanti ad un finale a metà, dato che si tratta di una serie composta da vari episodi.
Graficamente parlando il titolo è stato sviluppato in Unreal Engine 3, nonostante ciò propone modelli poligonali notevoli ed un Gameplay mai soggetto a cali di frame rate.
Se siete in cerca di un Survival Horror graficamente accattivante, che vi tenga in tensione per l’intera durata e non temete gli scare jump, allora Home Sweet Home potrebbe fare al caso vostro, anche perchè allo stato attuale è uno dei migliori Horror ispirati a Silent Hill P.T.
Home Sweet Home Gameplay Trailer
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