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Hitman 3: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Hitman è tornato con il terzo e ultimo capitolo, in quanto di recente IO Interactive ha espresso il desiderio di dedicarsi ad un altro progetto. Quest’oggi dunque voglio condividere con voi la Recensione di Hitman 3.

Iniziata nel 2016 la trilogia giunge al termine, abbracciando uno stile differente da quello visto in passato, abbandonando dunque il sistema ad episodi e offrendo a tutti la possibilità di giocare sia Hitman che Hitman 2 come fossero DLC gratuiti, in modo tale da concludere le avventure del celebre assassino con il botto.

Menziono subito la possibilità di portare con sè i punti esperienza e gli oggetti accumulati nelle precedenti avventure nell’ultimo capitolo. Agent 47 questa volta dovrà portare a termine degli obiettivi in località inedite, tra cui la tanto amata Romania.

Sono oramai 20 lunghi anni che il settore videoludico ha conosciuto Hitman, e se avete giocato almeno una volta uno dei tanti titoli, non faticherete ad abituarvi ad un gioco in cui lo stealth è di vitale importanza per riuscire a completare le missioni.

Oltre gli obiettivi principali vi sono dei secondari opzionali da portare a termine, con la possibilità di affidarsi alle capacità dell’Agent 47 di investigare sulla sua preda raccogliere indizi, studiando nel minimo dettaglio l’omicidio.

Certo, è risaputo che Hitman non è mai stato un action game in cui armati di mitraglie o fucili a canne mozze ci si aggira per gli scenari eliminando ogni essere vivante a tiro, ma un gioco pensato per chi ha la pazienza di investigare, esplorare, pianificare e studiare con attenzione le proprie mosse prima di agirare indisturbarti, eliminando il bersaglio richiesto senza dare nell’occhio.

Ho decisamente apprezzato la decisione di concludere l’avventura eliminando gli episodi che in passato tenevano legati i giocatori per mesi e mesi, in attesa di giungere finalmente alla conclusione del capitolo, dunque ciò che vi ritroverete di fronte qualora decidiate di acquistare Hitman 3, è un gioco completo.

Dopo le vicende narrate in Hitman 2, Diana, Lucas Grey, Olivia Hall ed ovviamente 47 possono dare la caccia ai soci fondatori di Providence, per porre fine ad una guerra iniziata da tempo, ottenendo la tanto attesa vendetta. Sul fronte Gameplay non aspettatevi grosse differenze rispetto i vecchi capitoli, a parte le località inedite e qualche gadget o abilità aggiuntiva, Hitman resta pur sempre Hitman alla fine.

In ogni missione dovrete dunque pianificare la migliore strategia per eliminare il bersaglio, studiando con attenzione ogni minimo dettaglio, dal momento esatto in cui colpire, al luogo e gli oggetti di scena da utilizzare, il tutto per creare lo scenario perfetto per un omicidio premeditato. Per portare a termine le missioni vi ritroverete dunque a cambiare vestiario per infiltrarvi in zone esclusive o non dare nell’occhio tra la folla, dovrete recuperare armi ed oggetti utili allo scopo e attendere il momento giusto per colpire.

Graficamente parlando il titolo ripropone la medesima cura nei dettagli vista in passato, sia per i personaggi che popolano il mondo di gioco che per gli scenari stessi, senza scendere a compromessi con il frame rate, il quale propone un’esperienza fluida e con caricamenti piuttosto ridotti, merito degli hardware di nuova generazione.

Da elogiare la buona varietà delle ambientazioni e le strategie per eliminare i bersagli, limitando il più possibile quel senso di dejavu dato dalla inevitabile ripetitività. In ogni missione dunque avrete a che fare con armi, gadget e approcci differenti per eliminare i bersagli. Sostanzialmente parlando Hitman 3 non si distacca poi molto dai vecchi capitoli, quasi a voler rimanere ancorati ad una formula che indubbiamente funziona ma che non porta le novità sperate per un capitolo conclusivo.

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