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Hellblade 2: Quasi il 90% dei giocatori lo ha abbandonato senza finirlo

Dopo il clamore iniziale suscitato dall’uscita di Hellblade 2, ci troviamo ora di fronte a una situazione inaspettata. Non è la classica storia di successo di un grande titolo, ma piuttosto una riflessione su ciò che accade quando le aspettative si scontrano con la realtà.

Il secondo capitolo della saga di Senua si è dimostrato un’esperienza polarizzante, divisa tra l’ammirazione per la sua audacia artistica e la delusione per le sue mancanze nel gameplay. Ma il problema non risiede soltanto nella natura controversa del gioco. Molti giocatori si sono sentiti ingannati dalle promesse di un’esperienza coinvolgente, trovandosi invece di fronte a ciò che alcuni definirebbero un “walking simulator” privo di sostanza.

I primi dati ufficiali confermano i timori: una stragrande maggioranza degli utenti Xbox ha abbandonato il gioco prima di raggiungere la sua conclusione, lasciandolo incompiuto nel loro backlog digitale. L’inclusione nel catalogo di Xbox Game Pass può aver spinto molti a dare una chance al titolo, ma la sua breve permanenza sulle console è stata seguita da un rapido declino nell’attenzione dei giocatori.

Analizzando più a fondo le statistiche, emerge un quadro ancora più desolante: meno della metà dei giocatori ha affrontato il primo vero ostacolo del gioco, un boss che compare dopo appena mezz’ora di gioco. Questo suggerisce che una parte significativa degli acquirenti ha gettato la spugna ancor prima di immergersi veramente nell’universo di Hellblade 2.

La situazione non è molto diversa su Steam, dove il gioco è disponibile all’acquisto. Anche qui, la percentuale di giocatori che hanno raggiunto la fine della storia è sorprendentemente bassa, indicando un interesse generale che si esaurisce rapidamente.

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