Guns’n’Stories: Bulletproof VR si presenta come un’avventura western arcade con un tocco di umorismo. Tuttavia, fin dall’inizio, il gioco fatica a soddisfare le aspettative, deludendo su diversi fronti chi cerca un’esperienza VR coinvolgente. Il gioco si configura principalmente come uno shooter a ondate, dove i giocatori sono fissi in una posizione, ricordando le esperienze progettate per dispositivi per la realtà virtuale. La modalità storia si sviluppa attraverso nove mappe, riempiendo il tempo con ondate di nemici ripetitivi e un’interattività minima al di là dello sparare.
La modalità storia segue le vicende di Junior e del suo nonno Bill, il quale racconta storie esagerate e fastidiose. Le citazioni di film e i cliché abbondano, diventando rapidamente irritanti. La narrazione, anziché arricchire l’esperienza, spesso spezza il ritmo del gioco e contribuisce a rendere l’esperienza monotona. I visuali in stile fumetto sono inizialmente accattivanti, ma ben presto rivelano i loro limiti. I design dei nemici e degli ambienti risultano ripetitivi e poco ispirati. L’inclusione di elementi moderni come Segway e droni in un’ambientazione western rompe l’immersione anziché aggiungere divertimento.
Il gameplay di Guns’n’Stories: Bulletproof VR è caratterizzato principalmente da un’esperienza statica. I giocatori sono fermi in una posizione fissa, il che limita notevolmente l’immersione e l’interattività che ci si aspetterebbe da un titolo VR. Il gioco offre due principali modalità: Storia e Arcade.
- Modalità Storia: La modalità storia segue le avventure di Junior e di suo nonno Bill. Attraverso nove mappe distribuite in tre atti, i giocatori affrontano ondate di nemici mentre ascoltano le narrazioni esagerate e spesso fastidiose di Nonno Bill.
- Modalità Arcade: La modalità arcade si concentra sull’azione pura, permettendo ai giocatori di affrontare ondate di nemici senza interruzioni narrative. Questa modalità risulta essere la parte più divertente del gioco, offrendo un’esperienza di sparatutto più diretta e immediata.
La narrazione interrompe frequentemente l’azione con lunghi monologhi pieni di citazioni cinematografiche e battute stereotipate, che possono rapidamente diventare irritanti. Nonostante la ripetitività delle ondate di nemici, l’azione costante e la possibilità di migliorare le proprie abilità di mira e riflessi rendono questa modalità un passatempo piacevole. Il gioco offre una discreta varietà di armi, che vanno dai classici revolver a pistole futuristiche e lanciagranate. Le armi si evolvono con il progredire della storia, fornendo ai giocatori nuove opzioni di combattimento.
Una caratteristica unica del gameplay è la possibilità di deviare i proiettili nemici colpendoli con le proprie pistole. Questo aggiunge un elemento di interattività e può servire come un allenamento per le braccia, richiedendo una certa coordinazione e tempismo. In alternativa, i giocatori possono semplicemente tenere una pistola davanti a sé per bloccare i proiettili, rendendo la meccanica più accessibile ma meno coinvolgente.
Le mappe del gioco sono disegnate come gallerie di tiro lineari, dove i giocatori affrontano ondate di nemici in ambientazioni a tema western. Tuttavia, il design delle mappe e dei nemici risulta rapidamente ripetitivo. I modelli nemici sono pochi e riciclati frequentemente, con variazioni minime tra loro. L’introduzione di elementi anacronistici come Segway e droni in un’ambientazione western aggiunge un tocco di umorismo, ma può anche rompere l’immersione per i giocatori che cercano un’esperienza tematica più coerente.
L’esperienza audio non è migliore. I continui sproloqui di Nonno Bill, pieni di citazioni di film abusate, diventano fastidiosi. La musica ripetitiva e la mancanza di varietà negli effetti sonori peggiorano ulteriormente l’esperienza complessiva. Il gioco offre una varietà di armi, dai classici colts a lanciagranate futuristici. Una caratteristica innovativa consente ai giocatori di deviare i proiettili con le loro pistole, aggiungendo un leggero strato di interattività e coinvolgimento fisico.
Tuttavia, questo non basta a salvare un gameplay che rimane generalmente mediocre. La modalità Arcade emerge come la parte più divertente del gioco. Qui, l’assenza di una storia limitante e l’obiettivo semplice di sparare alle ondate di nemici possono offrire un breve e spensierato divertimento. Il gioco funziona senza intoppi su Meta Quest 3, rendendolo una discreta opzione per sessioni di gioco brevi nonostante la natura ripetitiva.
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