In concomitanza con il lancio della PS5 sul mercato, arriva una delle prime esclusive nextgen oltre Demon’s Souls, ed oggi voglio condividere con voi la Recensione di Godfall, disponibile attualmente solo su PC e PS5, ma in arrivo nel corso del 2021 anche su Xbox Series.
Dopo Marvel’s Spider-Man Miles Morales, Sackboy Una Grande Avventura e Astro’s Playroom, la mia attenzione è ricaduta su Godfall, con il quale mi sono intrattenuto diverse giornate in diretta su Twitch, sviluppato da Gearbox Software. Godfall narra la rivalità tra due fratelli, in un mondo in cui le divinità si danno battaglia per il potere.
Il gioco inizia con alcune missioni introduttive, una volta completate vi ritrovete nel Sanctum, una sorta di HUB da dove accedere alle missioni suddivise in regni, i quali vengono sbloccati gradualmente nel corso dell’avventura, l’allenamento e la Forgia, oltre una vasta collezione di armature da sbloccare ed equipaggiare.
Se dovessi dire che Godfall è simile a….. probabilmente menzionerei Warframe e Darksides, con un pizzico di Souls. Il titolo permette di selezionare il livello di difficoltà, il quale naturalmente influisce su forza e resistenza oltre che aggressività dei nemici, nonostante il fulcro principale dell’esperienza risieda nel farming, nel continuo livellamento e miglioramento delle abilità ed equipaggiamenti del protagonista.
Dalla mappa del mondo è possibile infatti conoscere in Anteprima non solo gli obiettivi da portare a termine in una missione, ma anche il livello consigliato per affrontarla, con le rispettive ricompense. Il mondo di gioco come anticipato è suddiviso in regni, per un totale di 3 differenti biomi, con una manciata di missioni secondarie per ciascuno di essi, oltre la possibilità di buttarsi a capofitto nel free roaming, vale a dire la possibilità di esplorare liberamente gli scenari in cerca di forzieri, segreti vari e materiali utili per il crafting, oltre nemici da eliminare per accumulare esperienza per livellare.
Livellando il personaggio si ottengono punti da spendere per lo sblocco e miglioramento delle abilità, mentre dalla forgia è possibile potenziare gli equipaggiamenti a disposizione, con i materiali raccolti nelle esplorazioni. Come accade in ogni gioco di ruolo che si rispetti, armi ed equipaggiamenti sono suddivisi per livello di rarità, oltre a disporre di una propria scheda con tanto di bonus, livello e statistiche varie. Nel corso dell’avventura vi ritroverete spesso a trascorrere tempo nell’inventario per modificare l’equipaggiamento.
Numerose le abilità da sbloccare, ognuna di esse con diversi livelli di potenziamento da ottenere, al fine di migliorare la loro efficacia, ciò vi porterà inevitabilmente a ripetere all’infinito le missioni per farmare, livellare ed ottenere materiali di ogni sorta. Il sistema di combattimento è basato sul tempo reale, con schivate, parate e attacchi frenetici, i quali grazie alle funzionalità del Dual Sense, restituiscono nelle mani del giocatore la sensazione di impugnare e utilizzare armi pesanti e non solo.
Oltre i Boss principali da sconfiggere per giungere ai titoli di coda, troverete una generosa presenza di Boss secondari di vario tipo da eliminare per ottenere laute ricompense, il più delle volte bestie da cacciare che ricordano vagamente Monster Hunter. La ripetitività in Godfall è persistente e inevitabile, come anticipato completerete più volte le stesse missioni, per livellare a sufficienza da permettervi di affrontare quelle legate alla trama principale, che richiedono un livello più alto.
In Godfall le armature presenti in gioco ed ottenibili spendendo appositi materiali sono puramente estetiche, in quanto sono gli equipaggiamenti a fare la differenza, ed è qui che entra in gioco la possibilità di trasferire tutti gli oggetti ed armi equipaggiati tra le varie armature, oltre la possibilità di crearsi diversi set. Sul fronte grafico il titolo sfoggia scenari e modelli dettagliati su PS5, con un frame rate a volte instabile ma non troppo, con qualche calo in rare occasioni e in alcune cutscene, anche in modalità prestazioni.
Dopo aver selezionato una missione è presente un lieve caricamento della durata di pochissimi secondi, merito sopratutto dell’Hardware nextgen, cosa che non avviene in caso di gameover per il rientro in partita, il quale è immediato. Il comparto Audio è in parte il punto di forza del titolo, con una colonna sonora di tutto rispetto e che si lascia piacevolmente ascoltare sopratutto nel Sanctum. In termini di durata Godfall non presenta una Storia estremamente longeva, questo perchè Gearbox Software ha voluto focalizzare l’attenzione e il tempo del giocatore sull’endgame, dove potrete cimetarvi in missioni, boss e sfide più impegnative, ottenere equiupaggiamenti esclusivi e livellare a volontà per sbloccare tutto ciò che è possibile ottenere.
Se avete acquistato una PS5, Godfall è un titolo da non lasciarvi sfuggire, in grado di divertirvi, intrattenervi e mettere alla prova le vostre abilità, oltre darvi un assaggio di cosa il Dual Sense è in grado di fare.
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