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Ghost Recon Breakpoint: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

I fantasmi di Ubisoft sono tornati con Breakpoint, il nuovo capitolo della serie Ghost Recon, ed oggi voglio condividere con voi la Recensione, dopo aver trascorso diverse giornate in sua compagnia su Xbox One X.

Ghost Recon Breakpoint Recensione

Con Ghost Recon Wildlands, Ubisoft riportò alla luce una serie dimenticata da tempo e lo face nel migliore dei modi, tramutando Ghost Recon in un open world ricco di missioni, attività e collezionabili.

In Breakpoint,Ubisoft prosegue ciò che ha iniziato con il precedente capitolo, introducendo una lunga serie di novità interessanti, aggiungendo svariati elementi tipici di un RPG che arricchiscono l’esperienza di gioco.

Vi trovate in una località differente, con personaggi diversi ed una trama inedita. Il gioco inizia con la creazione del personaggio, il quale può essere personalizzato in vari aspetti anche nel corso dell’avventura.


 

L’elicottero sul quale viaggiate viene abbattuto, siete soli in una palude con nemici armati fino ai denti, dovrete fin da subito imparare a padroneggiare l’arte dello stealth, dal muovervi o uccidere le vittime silenziosamente a nascondersi ai loro occhi attraverso la mimetizzazione nel fango.

Sopravvissuti al massacro dovrete raggiungere l’HUB di gioco, da dove è possibile accettare nuovi incarichi principali e secondari, commerciare presso il negozio, incontrare altri giocatori ed interagire con gli stessi, riposarvi e molto altro.

Una delle novità della serie risiede proprio nell’HUB, una sorta di villaggio localizzato all’interno di una montagna, dove svolgere svariate attività, come quelle di cui vi ho appena parlato. 


 

Ghost Recon Breakpoint è decisamente molto più generoso in termini di missioni ed attività rispetto il predecessore. Se nel precedente capitolo bisognava eliminare svariati bersagli in modo gerarchico, in Breakpoint avrete la possibilità di cimentarvi in missioni di vario tipo, lasciando a voi la decisione su quali accettare o rifiutare e in che ordine svolgerle.

Le missioni variano dal recupero di specifici oggetti al sabotaggio di un database, eliminazione dei bersagli, salvataggio di un ostaggio e cosi via dicendo. La mappa è disseminata di documenti da raccogliere, armi ed equipaggiamenti di ogni sorta, ottenibili non solo dalle numerose casse sparse per lo scenario ma anche dai cadaveri dei nemici.

Ed è qui che entra in gioco la componente ruolistica, la quale introduce non solo il livello per il personaggio con la possibilità di accumulare punti esperienza per lo sblocco di abilità per ogni classe, ma anche specifiche tecniche differenti per ogni arma o equipaggiamento.

 

Gli equipaggiamenti o armi sono muniti di svariate caratteristiche, livello e rarità, come abbiamo visto in The Division 2, lasciando a voi la decisione su quali equipaggiare, smontare o rivendere. Smontando armi ed equipaggiamenti è possibile ottenere materiali per il crafting.

Come in Assassin’s Creed o lo stesso The Division anche in Breakpoint avrete a che fare con equipaggiamenti di colore differente, i quali ne caratterizzano il livello di potenza e rarità, e se provenite da altri titoli Ubisoft avrete già delle nozioni basi su quali colori sono migliori rispetto ad altri, nonostante vi viene in aiuto un sistema a barre.

Perlustrando dunque gli scenari potrete raccogliere una quantità industriale di armi ed equipaggiamenti, questi ultimi in grado di conferire non solo un’aspetto differente al protagonista, ma anche bonus di vario tipo, come una maggiore resistenza ai danni da mischia o da fuoco, più velocità nei movimenti e cosi via dicendo.

 

Come anticipato esistono delle classi, 4 in totale, ognuna di esse con caratteristiche differenti, lasciando al giocatore piena libertà di decidere quale padroneggiare ed evolvere. Dall’uso del paracadute al crafting, numerose sono le abilità che è possibile sbloccare e migliorare con i punti esperienza accumulati dal passaggio a livello o recuperabili nei forzieri.

Ghost Recon Breakpoint fa leva sulla co-operativa, la presenza di classi diversificate ne è la prova, permettendovi dunque di affrontare l’intera campagna con amici o giocatori casuali, entrando in sessioni altrui o invitando altri nella propria partita.

Durante la co-operativa non vi sono limiti, i giocatori possono svolgere le proprie attività ed esplorazioni separandosi dal gruppo o in modo individuale. E se le armi sono generose anche i veicoli non sono da meno, con la possibilità di sbloccarli gradualmente con il progredire della storia o acquistarli con la valuta in gioco.

 

Nella mappa vi imbatterete di tanto in tanto in degli accampamenti, i quali vi permetteranno di riposarvi e rivedere il proprio equipaggiamento in tutta tranquillità, commerciare o accedere al garage dove richiamare un veicolo, che si tratti di una moto, auto o elicottero.

In qualsiasi momento naturalmente è possibile premere il menù di pausa, nonostante questi sia consigliabile solo in zone prive di nemici, dove poter accedere alla personalizzazione del personaggio ed i suoi equipaggiamenti, la mappa, le missioni, i documenti, la lobby, modalità di gioco e impostazioni.

Il PvE è decisamente la parte più interessante del titolo, in quanto permette fino a 4 giocatori di organizzarsi per affrontare al meglio le missioni, ma come per il precedente capitolo non manca all’appello il PvP.

 

L’intelligenza artificiale dei nemici è decisamente aggressiva e ben studiata, i nemici si organizzano per stanarvi, rimanendo a guardia di elicotteri o in punti strategici, costringendovi ad agire il più delle volte con armi silenziate per non attirare rinforzi infiniti.

Se in Wildlands era possibile giocare alla Rambo e sterminare tutti i nemici in una zona, in Breakpoint farà scattare l’allarme rosso ed attirerà più nemici di quanti ne riusciate ad eliminare, costringendovi alla fuga in solitaria.

Durante la prova mi è capitato più volte di imbattermi in bug decisamente fastidiosi, dalla comparsa improvvisa di nemici in un’area vuota all’impossibilità di interagire con personaggi legati alle missioni, senza contare glitch come personaggi nelle pareti, armi volanti e nemici immortali.

 

Il più delle volte sono stato costretto a riavviare una missione per poterla portare a termine, bug purtroppo presenti ma risolvibili con degli aggiornamenti. Nonostante sia possibile selezionare la difficoltà di gioco, anche a livello Arcade i nemici non hanno pietà del giocatore, abbattendo l’elicottero in volo, comparendo all’infinito nelle zone e scovandovi anche se ben nascosti.

Che Breakpoint sia tattico non vi sono dubbi, organizzarsi con gli amici o agire in solitaria equipaggiandosi al meglio per lo stealth, risulterà di vitale importanza per sopravvivere e portare a termine le tante missioni o attività proposte.

Purtroppo però il doppiaggio è in inglese ma supportato dai sottotitoli italiani. Interessante la possibilità di personalizzare il personaggio con gli oggetti dal catalogo Ubisoft Play, provenienti da altri titoli della serie come Rainbow Six Siege, Assassin’s Creed e Far Cry (giusto per citarne qualcuno). 

 

Graficamente parlando su Xbox One X è soddisfacente in gioco ed elogiabile nelle cutscene, dove i modelli poligonali e le animazioni dei personaggi sono curati nel dettaglio. Ottima la scelta di poter optare per risoluzione o framerate, permettendo al giocatore di avere una resa grafica migliore o prestazioni ottimali.

Ghost Recon Breakpoint vi intratterrà molto a lungo, sia per completare tutte le missioni ed attività secondarie che recuperare collezionabili, armi, equipaggiamenti e scovare i tanti e tanti segreti che si celano nella mappa.

La presenza dei bug menzionati potrebbe irritarvi terribilmente, portandovi a ripetere più e più volte le missioni, ma si sa che un titolo di questa portata difficilmente ha un lancio privo di problemi.

Ghost Recon Breakpoint Gameplay Trailer

 

 

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