Dopo quasi un anno di esclusività su console, Final Fantasy 7 Rebirth è finalmente approdato su PC questa settimana, con grande entusiasmo dei fan. Una delle sorprese più piacevoli è stata la sua ottima performance su Steam Deck, rendendolo accessibile anche per i giocatori in mobilità. Tuttavia, il lancio non è stato privo di controversie: il gioco è stato rapidamente preso di mira dai pirati informatici, che sono riusciti a craccarlo e a distribuire i file torrent online in meno di un’ora dal rilascio.
Square Enix ha deciso di non integrare Denuvo, una tecnologia anti-manomissione progettata per proteggere i giochi dalla pirateria. Sebbene questa scelta abbia probabilmente contribuito a migliorare le prestazioni del gioco su PC, ha anche facilitato il compito ai pirati informatici, che hanno rapidamente messo il titolo a disposizione su piattaforme dedicate alla pirateria.
Nonostante la casa giapponese abbia offerto un sconto del 30% per incentivare l’acquisto legale, migliaia di giocatori stanno accedendo al gioco illegalmente. Su subreddit dedicati alla pirateria, è emerso che i file torrent di Rebirth si sono diffusi in tempi record, causando una perdita significativa di potenziali vendite per Square Enix.
Il lancio di Final Fantasy 7 Rebirth su PC rappresenta un importante traguardo per Square Enix, che sta vedendo una risposta positiva dal pubblico nonostante le sfide legate alla pirateria. Tuttavia, l’assenza di misure di protezione come Denuvo ha permesso una rapida diffusione illegale del gioco, mettendo in luce un problema ricorrente per l’industria videoludica.
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