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Ernest & Rebecca: La scuola delle sciocchezze – Recensione

Dopo i primi volumi di Ernest & Rebecca, nonno bestiaccia e il paese dei sassi che camminano, quest’oggi a distanza di ben 6 mesi torno a parlarvi del fumetto di Guillaume Bianco e Antonello Dalena con la Recensione di Ernest & Rebecca: La scuola delle sciocchezze, il quinto volume della serie.

Dopo aver fatto la conoscenza di Nonno bestiaccia nel terzo volume, Ernest & Rebecca ha spostato l’attenzione del lettore sulla spensieratezza di una giovane bimba di 6 anni nelle calde giornate estive, dando meno spazio ad Ernest, quasi come se il fumetto fosse incentrato solo su Rebecca.

Nel quarto volume, che vi consiglio di leggere, Rebecca ha fatto la conoscenza di nuovi amici, con i quali ha trascorso le giornate alla ricerca dei misteriosi sassi che camminano, nella nuova casa del padre e della sua nuova compagna. La scuola delle sciocchezze riporta in gioco Ernest il quale riassume il ruolo di co-protagonista che gli spetta, dandogli la giusta importanza.

Il quinto volume narra la storia di un pericoloso virus che con i suoi morsi infetta gli alunni di una scuola elementare, causando loro febbre e raffreddore. Rebecca con l’aiuto di Ernest dovrΓ  sconfiggerlo, mettendo in guardia i suoi compagni di classe dalla minaccia. A tenere le lezioni Γ¨ uno scapolo, solitario e simpatico professore, pronto a far divertire la sua classe. Il divorzio dei genitori porta Coraline (sorella di Rebecca) a trovare il suo sfogo su Internet, dove farΓ  la conoscenza di un misterioso ragazzo.

La scuola delle sciocchezze riporta in gioco Nonno bestiaccia, seppure non sia mai presente nel corso del fumetto. L’etΓ  avanzata ed i vari problemi di salute portano quest’ultimo in ospedale, Rebecca preoccupato per suo nonno farΓ  il possibile con l’aiuto di Ernest per scacciare il nuovo virus dell’influenza in modo da riabbracciare suo nonno. Il quinto volume dunque tratta diverse tematiche, dalla tristezza scaturita dalla possibile scomparsa di un nonno al coraggio di non arrendersi davanti ai problemi della vita.

Personalmente ho trovato meno interessante il contenuto di quest’ultimo numero rispetto i precedenti, nonostante il ritorno in scena di Ernest con le sue abilitΓ  e simpatia. La presenza di un nuovo nemico per il duo porta il lettore a chiedersi come andrΓ  a finire lo scontro, che purtroppo inizia e conclude nello stesso volume, quasi a non voler dare troppa importanza ad un personaggio di comparsa.

La scuola delle sciocchezze Γ¨ una sorta di rimpatriata, al suo interno troverete personaggi conosciuti in passato, situazioni che Rebecca sta affrontando da sempre, come il divorzio dei genitori e l’entrata in scenza del professore oltre che del nuovo virus. Il quinto volume non Γ¨ in grado a mio avviso di strappare dei sorrisi, probabilmente per tematiche piΓΉ sobrie come la malattia di bestiaccia, un momento transitorio in vista di una possibile rinascita per la serie.

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